Lamberto Sposini: pubblicate le telefonate choc al 118
E’ impressionante il testo della 17esima chiamata effettuata al Pronto Soccorso mentre per Lamberto Sposini era già da troppo tempo in corso il dramma
Sono passati più di tre anni dal giorno in cui Lamberto Sposini venne colpito da una emorragia cerebrale poco prima della puntata de La vita indiretta e al dramma si aggiunge anche altro. Non è la prima volta che parliamo della probabile superficialità che ha aggravato lo stato del giornalista in quei momenti in cui agire in modo tempestivo e con capacità avrebbe forse cambiato la vita di Sposini. Ben 28 telefonate giunsero al Pronto Soccorso ma una serie di ritardi, di diagnosi sbagliate, di confusione generale fanno rabbrividire.
Parte dei testi delle telefonate sono stati pubblicati dal sito Umbria 24. La notizia che lascia attoniti è che un medico è intervenuto solo alla settima chiamata, dopo ben 21 minuti dalla prima.
L’emorragia cerebrale confusa prima per una congestione poi per un infarto. Il malore di Sposini era stato ritenuto da codice giallo, con gran ritardo sembra che abbiano capito si trattasse di pericolo di vita, di codice rosso.
Sembra che le prime telefonate siano giunte non da chi aveva il dovere di effettuarle immediamente e con il giusto allarme ma da figuranti che dovevano partecipare alla trasmissione.
Lamberto Sposini lasciato solo da tutti – qui le parole della ex compagna
Ecco parte della trascrizione delle telefonate: E’ uno stralcio della 17esima telefonata al Pronto Soccorso:
«Operatore 118: sta respirando?
Donna: no questo non glielo so dire .…
Operatore 118: e signora è importante però
Donna: sta male e lo so ha ragione signora
Operatore 118: allora io voglio capire se è un semplice svenimento oppure qualcosa di più
Donna: no non è qualcosa di più è qualcosa di più
Operatore 118: allora
Donna: chiamatemi (omissis) che parlava con il medico che sono al telefono con una persona che vuole sapere le condizioni
Operatore 118: quindi c’è un medico sul posto
Donna: noi abbiamo il nostro medico aziendale
Operatore 118: ecco allora signora
Donna: non è un medico è un infermiere
Operatore 118: va bene comunque è meglio di niente
Donna: si meglio di niente no ma però voglio capì questa ambulanza l’abbiamo chiamata 20 minuti fa
(omissis)
Operatore 118: lo so signora se lei mi passa l’ infermiere che è sul posto riusciamo a ragionare meglio
(omissis)
Donna: io non sono vicino alla persona che sta male
(omissis)
2° Donna: buonasera mi scusi è urgentissimo lui sta male
(omissis)
Uomo: io sono… (l’uomo al telefono si qualifica come dirigente Rai Uno)
(omissis)
Operatore 118: io voglio capire qual è la situazione in questo momento come sta il paziente
Uomo: il paziente non è cosciente
(omissis)
Uomo: ci sono due medici ci sono due medici
Operatore 118: a me mi hanno detto che c’è un infermiere non un medico
Uomo: allora ascolti bene ascolti bene ci sono due medici di via Teulada della Rai
Operatore 118: c’è un medico o un infermiere? A me prima la signora mi ha detto che non è un medico ma un infermiere
Uomo: è arrivato un secondo è arrivato un secondo medico
Operatore 118: un secondo quindi il primo è medico
Uomo: che lo sta assistendo
Operatore 118: lo sta assistendo è possibile parlare con questo medico che così ci faccio parlare con il nostro di medico e riusciamo a capire realmente che cosa ha
Uomo : il medico è allo studio io la sto chiamando dalla redazione …..».
In tribunale la figlia di Sposini contro la Rai – leggi qui
E’ impressionate…. Era la 17esima chiamata e tutto era ancora così confuso.
Sembra che quel giorno in Rai regnasse il caos totale. Gli avvocati di Lamberto Sposini puntano il dito contro responsabilità gravi: “…non hanno indicato agli operatori sopraggiunti con l’ambulanza di recarsi presso una struttura dotata di reparto neurologico; non hanno comunque prestato i soccorsi necessari, limitandosi a compiere un generico ed inutile soccorso”.
Inoltre: “Non hanno immediatamente e personalmente interloquito con gli operatori del 118, affinché si attivasse un soccorso più rapido e con a bordo il personale medico di competenza, in modo che il trasporto fosse effettuato con urgenza assoluta e presso un ospedale adeguatamente attrezzato per lo specifico soccorso richiesto”.
Il tutto ha comportato conseguenze ancora più gravi, sembra che se il giornalista si fosse sentito male per strada per lui sarebbe stato meglio.