Scontri Coppa Italia, si è svegliato dal coma il tifoso ferito: migliorano le condizioni di Ciro Esposito
Ciro Esposito è uscito dal coma. La madre del tifoso ferito ieri durante gli scontri antecedenti alla finale di Coppa Italia ha affermato il miglioramento delle condizioni di salute del figlio
Il tifoso ferito durante gli scontri antecedenti alla finale di Coppa Italia, Ciro Esposito, si è svegliato dal coma. Migliorano le sue condizioni di salute. Ad affermarlo è stata direttamente la madre, che ha affermato che il figlio adesso è vigile e ha ripreso conoscenza. Ciro Esposito, 30 anni, è ancora in sala di rianimazione ma si sarebbe risvegliato dal coma farmacologico. Lo ha spiegato Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito ieri. Tuttavia, ha anche detto che bisogna ancora essere cauti sulle sue condizioni di salute. Dunque, nuovi aggiornamenti – stavolta positivi – sugli scontri avvenuti ieri sera, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina allo stadio Olimpico di Roma. Ciro Esposito è ricoverato al policlinico Gemelli e le sue condizioni di salute sarebbero migliorate. Dopo lo sparo, Ciro Esposito ha detto di essere stato ferito al petto e poi ha perso conoscenza. Si è cercato di rianimarlo, ma tutto è stato vano. Il padre, Giovanni Esposito, ha spiegato: “Sono stato avvertito da mio nipote e mi sono precipitato subito a Roma. Pensavo che mio figlio fosse solo ferito alla mano. Invece sta lottando per la vita”. Al Gemelli è ricoverato anche l’ultras che ha sparato il colpo. Insomma, per fortuna sembrano trapelare notizie positive per quanto riguarda il tifoso ferito ieri prima della finale di Coppa Italia. Si è svegliato dal coma. Intanto, ci sono altre notizie sulla vicenda riguardante gli scontri. Il capo ultras del Napoli che ha rimandato l’inizio della partita, Genny ‘a carogna, ha subìto l’ironia del web e starebbero trapelando alcune informazioni sulla trattativa del rinvio. Inoltre, alcuni tifosi del Napoli avrebbero fatto spesa proletaria, saccheggiando un autogrill nei pressi di Frosinone. Il calcio italiano, ancora una volta, non è in grado di farsi riconoscere solo per meriti sportivi. Questo a causa di una cultura ben diversa da altri sport e da altre nazioni, in cui la competizione va ben oltre quella sportiva.