Attualità Italiana

Roma, picchiato dai compagni bulli a Ponte Milvio: non vuole più andare a scuola

Carlo ha 15 anni: aggredito da un gruppetto di bulli a Ponte Milvio, a Roma. Non vuole più tornare a scuola

Ancora un caso di bullismo, ancora un quindicenne picchiato dai suoi coetanei. Questa volta siamo a Roma: una ragazzo viene picchiato e umiliato da un gruppetto di amici. Trova il coraggio per dire quello che pensa e per raccontare quello che è successo ma prima ancora di puntare il dito contro le persone che lo hanno aggredito è sicuro di una cosa: non vuole più tornare a scuola perchè ha paura di quello che è successo. Carlo infatti pensa che posa essere di nuovi vittima della violenza del bullo che lo ha aggredito. Racconta infatti alle forze dell’ordine che quella di Ponte Milvio non è stata la prima aggressione, era successo anche altre volte seppur non in modo così violento. Carlo rischia di dover essere operato all’occhio ed è ancora presto per capire cosa succederà. La cosa che lascia però ancora più sconvolti riguarda il muro di omertà che si è creato intorno a questa storia.  I ragazzi, gli altri compagni del bullo e di Carlo, sanno quello che è successo il giorno dell’aggressione e sanno anche che la cosa andava avanti da mesi ma quando vengono interrogati rispondo solo dicendo che Carlo è un bravo ragazzo, un pò timido e si dicono dispiaciuti per quello che è successo. Nessuno però aggiunge dell’altro.

«Non volevo che finisse così – continua a ripetere – Con quel ragazzo volevo solo parlare e lui mi ha aggredito senza motivo. Non posso perdonarlo, non posso pensare che sia stata una semplice bravata. Questa storia andava avanti da mesi». Sono queste le parole che Carlo continua a ripetere dopo l’aggressione. Lui, che è ancora ricoverato al San Filippo Neri di una cosa è certa: non ha nessuna intenzione di rimettere piede al Bernini, la sua scuola.



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