Rovigo, tenta suicidio con potassio: salvata dall’amico
Ha tentato il suicidio iniettandosi del potassio: a salvare la 25enne di Rovigo protagonista di questa storia l'intervento dell'amico che ha messo in allerta i soccorsi. Alla base del folle gesto una delusione sentimentale
Ha tentato il suicidio proprio durante la domenica di Pasqua: tragedia sfiorata a Rovigo dove una 25enne decisa a farla finita si è iniettata in vena una dose di cloruro di potassio. Questo composto infatti viene usato a scopi medici ma il sovradosaggio può essere letale causando un arresto cardiaco.
Per fortuna la giovane donna appena prima di compiere il folle gesto ha chiamato il suo migliore amico per salutarlo. Erano più o meno le 16 del 20 aprile 2014. Il suo interlocutore, spaventato, ha subito dato l’allarme avvertendo i soccorsi e salvandole così la vita. Il rocambolesco intervento della volante ha infatti impedito alla donna, che si trovava nella sua automobile, di andare avanti con il progetto di suicidio. La vettura era parcheggiata in viale delle Industrie. Quando i poliziotti hanno aperto la macchina la donna era già in stato di incoscienza
Pare che alla base della decisione estrema vi fosse una delusione d’amore. Forse la telefonata al suo amico voleva essere proprio un’inconscia richiesta di aiuto. Lui l’ha accolta reagendo prontamente e nel migliore dei modi. Quando gli amici lanciano un segnale qualsiasi di aiuto non va mai ignorato. Molti giovani morti suicidi ad esempio avevano annunciato la loro morte su Facebook ma si scopre solo quando è troppo tardi perché spesso si tende a non dare la giusta attenzione e credibilità a questi messaggi disperati. Per fortuna questa volta non è andata così e la storia, che poteva concludersi in una terribile tragedia proprio nel giorno di Pasqua, ha avuto invece un lieto fine. Speriamo che essere andata così vicino alla morte possa essere per questa ragazza, secondo il significato religioso di questa festa, un motivo per “rinascere” ad una nuova e più serena vita. Adesso è fuori pericolo pur essendo ancora ricoverata in osservazione