Avellino, cadavere del 96enne scomparso trovato in una valle
Ritrovato il 96 enne scomparso ad Avellino: è morto probabilmente dopo aver avuto un malore durante una passeggiata. Il cadavere è stato ritrovato in un torrente del vallone “Pescavuto”
Si è conclusa in maniera tragica, ma purtroppo anche prevedibile, la vicenda del 96enne scomparso ieri a Guardia dei Lombardi (Avellino): il cadavere dell’uomo è stato ritrovato in una valle. Angelo Di Pietro era noto in paese con il soprannome di «terremoto»: non si era mai sposato e da anni divideva casa con un parente, il padre dell’assessore comunale Giuseppe Giordano.
Era infatti la famiglia Giordano a prendersi cura di lui e sono stati loro a lanciare l’allarme quando non lo hanno visto rincasare in orario. Angelo Di Pietro si era concesso una passeggiata dopo pranzo per i terreni ma nel pomeriggio non era ancora rientrato e la cosa ha insospettito i parenti. Subito si è pensato ad un incidente: il paese è una zona tranquilla e l’uomo era benvoluto da tutti. Subito sono partite le ricerche condotte dai Vigili del Fuoco di Avellino, dai carabinieri, e da molti volontari in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. I caschi rossi hanno prontamente attivato squadre terrestri, nucleo SAF, unità cinofile e unità di crisi locale. Ma sono bastate poche ore per ritrovare il corpo dell’uomo. A rinvenirlo è stato un vigile del fuoco del distaccamento di Lioni.
Secondo una prima ricostruzione il 96enne potrebbe essere stato colto da un malore, provato anche dalla stanchezza. Il fatto che sia stato ritrovato nella vallata lascia supporre che, stordito, abbia vagato in stato confusionario per un po’, non riuscendo a trovare la via del ritorno. Il luogo dove è stato ritrovato il cadavere (noto tra i locali come il vallone “Pescavuto” nella contrada Sasso di Sotto) è infatti piuttosto lontano dall’indirizzo della sua residenza ma raggiungibile a piedi. I soccorritori lo hanno trovato già privo di vita. In paese sono tutti affranti dalla notizia: il “terremoto” era una sorta di istituzione e in molti vogliono partecipare ai funerali per dargli l’estremo saluto.