Caso clinica Ruesch, arrestati nipote di Previti e il padre di un vincitore del Grande Fratello
Per il caso della compravendita della clinica Ruesch sono stati arrestati il nipote dell'ex ministro Previti e il padre di un vincitore del Grande Fratello
Per il caso riguardante la compravendita della clinica Ruesch, sono stati arrestati il nipote dell’ex ministro Cesare Previti e il padre di un vincitore di un’edizione recente del Grande Fratello. Il commercialista romano Umberto Flesca Previti è stato arrestato questa mattina a Roma e con lui Dino De Medgni, padre di Augusto: quest’ultimo divenne famoso prima per essere stato rapito da piccolo, e poi per aver vinto la sesta edizione del Grande Fratello. L’arresto è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli sulle procedure per la compravendita, della clinica Ruesch spa. La compravendita della casa di cura napoletana, non è poi nemmeno avvenuta. Nell’inchiesta sono state arrestate altre cinque persone, che sono state poste agli arresti domiciliari. Tra gli altri personaggi noti coinvolti nella vicenda, risulta anche Leonardo Covarelli, ex presidente della società Pisa Calcio. La compravendita della clinica Ruesch è stata bloccata dagli inquirenti poiché hanno stimato che i capitali per l’acquisto erano frutto di riciclaggio. Arrestati dunque sia il nipote dell’ex ministro Previti e il padre del vincitore della sesta edizione del Grande Fratello, insieme ad altre cinque persone. I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno anche eseguito un sequestro di beni per equivalente pari a oltre 9 milioni di euro. I beni sequestrati sono stati sequestrati nelle città di Bologna, Pisa, Perugia, Roma e Cosenza. Agli indagati vengono contestati i reati di riciclaggio e reimpiego di denaro di illecita provenienza, intestazione fittizia di valori, falso in bilancio e formazione fittizia di capitale. Gli indagati avrebbero usato società con sede in Austria, Germania e Gran Bretagna, sui cui conti correnti sono stati accumulati capitali sottratti dal fallimento della San Pio S.a.s., società del settore alberghiero. Insomma, una vicenda torbida quella che ha visti coinvolti e arrestati anche il nipote di Previti e il padre di un vincitore del Grande Fratello.