Merano: precipita con il parapendio e muore sulla Punta Cervina
Tragico incidente sulla Punta Cervina, nel Meranese, dove un uomo è precipitato con il parapendio. Inutili i soccorsi
E’ tragedia sulla Punta Cervina, nel Meranese, dove un uomo ha perso la vita precipitando con il parapendio. La terribile vicenda si è consumata a quota 2000 metri presso il rifugio omonimo. Stava praticando lo speed-gliding, ovvero volare a rasoterra lungo uno pista indossando gli sci, quando improvvisamente l’uomo è precipitato. Nonostante il tempestivo intervento del soccorso alpino e dell’elisoccorso del 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. E’ morto per il feroce schianto. Per il momento non si conoscono ancora le generalità della vittima. Gli inquirenti si stanno occupando di accertare le cause della sua morte. Esistono sport che purtroppo sono talmente belli e unici, ma altrettanto pericolosi. Non è la prima volta, infatti, che sentiamo parlare di sportivi morti perché qualcosa è andato storto.
Una spiacevole tragedia che spesso trova terreno fertile proprio sulle zone innevate, dedite a questo genere di sport. Ricordiamo anche i due sciatori rimasti travolti da una valanga a Cortina lo scorso mese, sulla pista Forcella Rossa. I due, fortunatamente erano riusciti a liberarsi dalla prigione di neve. Lo speed – gliding, tradotto dall’inglese “Velocità di volo”, è uno sport invernale che si esegue con gli sci appunto in aria, e solitamente in prossimità di un ripido pendio. Tale sport si avvale si una sorta di “ala” in tessuto che si gonfia una volta dato lo slancio. La tecnica di atterraggio è simile a quella utilizzata nel paracadutismo.
Non ci resta che attendere ulteriori notizie, cercando di scoprire di chi si tratta, e con l’augurio che episodi così spiacevoli non possano più accadere. Di fronte a casi del genere, ci si domanda se sia stato il destino a deciderne la sorte o si sia trattato di un terribile errore umano?