Turchia, Erdogan minaccia di oscurare YouTube e Facebook
Dopo la diffusione delle intercettazioni telefoniche che evidenziano appalti guidati, pressioni sui giudici ed altro ancora, Erdogan ha minacciato di oscurare YouTube e Facebook
Il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan è da tempo coinvolto in uno scandalo politico-finanziario. La Rete si è mobilitata per smascherare le sue malefatte e continuamente, su YouTube e su Facebook vengono postate le intercettazioni che di fatto inchiodano il primo ministro. Ora Erdogan minaccia di oscurare i social network.
Il caso – Il primo ministro turco è stato intercettato mentre ordinava a un noto armatore turco di appellarsi contro la decisione, risalente allo scorso anno, di assegnare un’importante gara di appalto per la costruzione di sei corvette alla famiglia Koç. L’armatore – rivelano le agenzie di stampa – ubbidì al premier e pochi giorni dopo, il Consiglio nazionale di Difesa, guidato dallo stesso Erdogan, annullò il primo risultato del tender, ribaltandolo completamente a favore dell’armatore. Ma non è tutto. In un’altra occasione, precisamente nel 2009, il primo ministro turco è stato registrato mentre chiedeva all’allora ministro della Giustizia, Sadullah Ergin, di seguire un processo dove Dogan poteva essere condannato a pagare 600 milioni di dollari per frode fiscale e di fare pressioni perché questo avvenisse. La famiglia Dogan, attiva soprattutto nel mondo dei media era già stata multata più volte a causa di presunte irregolarità fiscali.
Il giro di vite – Su YouTube e su Facebook sono state diffuse telefonate del premier che lo coinvolgono direttamente in un caso di corruzione. In alcune registrazioni – riportano ancora le agenzie – si sente una voce attribuita al primo ministro che spiega al figlio come nascondere grandi somme di denaro sporco prima di un’operazione della polizia. Da qui la decisione drastica: “Ci sono delle nuove misure che noi prenderemo in questo campo dopo il 30 marzo – ha detto Erdogan alla tv privata turca ATV, in una intervista trasmessa giovedì sera – compresa una interdizione di Youtube e Facebook”. Insomma, in vista delle nuove elezioni, Erdogan decide di oscurare la Rete… È importante ricordare che in Turchia, l’Authority può già bloccare i siti d’informazione senza il permesso della magistratura.
Le speranze di Erdogan – “Se il mio partito non otterrà la maggioranza, sono pronto a rinunciare alla politica” ha commentato il primo ministro turco. Tuttavia, nonostante scandali e bavagli, il quotidiano filogovernativo Sabah scrive che non ci saranno sorprese nei risultati. L’Akp, il Partito islamico-moderato per la Giustizia e lo Sviluppo guidato da Erdogan sarebbe intorno al 40%.
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