Monza, anziana riceve bolletta del gas di 6mila euro: minaccia suicidio
Eni manda una fattura di 6 mila euro per l'erogazione del metano ad una novantenne che non avendo i mezzi economici per pagare minaccia il suicidio
La vicenda dell’anziana signora che riceve la mega bolletta di 6 mila euro da parte di Eni , Ente nazionale idrocarburi, si svolge nella provincia di Monza e Brianza . Dodilia Petrini è la novantenne del monzese alla quale arriva inaspettata la clamorosa bolletta. La domanda ora è: come farà la signora Petrini a pagare quella salatissima fattura?
Sei mila euro di fatturazione Eni per l’uso del metano. E a ricevere l’inaspettata sorpresa è una signora anziana che vive grazie alla sua piccola e normale pensione di una comune italiana. Ma ci sarebbe anche da aggiungere che, almeno secondo le notizie odierne, la Società per Azioni non concederebbe nemmeno una modalità di pagamento frazionata nel tempo. Non si chiede uno sconto su quella fatturazione, ma semplicemente un pagamento che non sia una tantum. Un pagamento frazionato nel tempo. Dodilia Petrini, pur volendo, non riuscirebbe mai, con tutta la sua buona volontà, ad estinguere il debito con Eni attraverso un solo e unico pagamento. Chiunque si trovasse in una situazione analoga con una pensione di nemmeno 700 euro sarebbe certo che il debito di 6 mila euro per l’uso del metano non potrà essere estinto facilmente, magari con un semplice schiocco di dita. Eppure, l’ A.E.E.G. (Autorità per l’energia elettrica ed il gas) che disciplina, tra le altre materie, anche le forme e le modalità di pagamento delle bollette per tutti i gestori di energia elettrica e metano, non ha ancora preso in considerazione la personale vicenda della signora Pedrini. Pare che a causare il mancato pagamento delle fatture e a creare un debito arretrato e consistente sia stata una lunga permanenza in ospedale. Al problema legato alla salute si è poi aggiunto un disguido tra l’anziana signora novantenne e la sua banca che ha impedito il puntuale pagamento delle bollette. Il risultato che ne è venuto fuori ci è ormai familiare: 6 mila euro di bolletta Eni. Però, la novantenne di Villasanta avrebbe trovato un sistema per rispondere al debito. Lei, la signora Pedrini, vedova di Bruno Cipolla, scultore e pittore noto nel monzese come nel milanese, venderebbe le opere del marito. Il ricavato della vendita sarà usato per saldare il conto del metano. Peccato, però, che abbia aggiunto anche l’intenzione di togliersi la vita, come alternativa, per non pensare più al gas e a niente.
STA ACCADENDO LO STESSO A MOLTISSIME PERSONE ANCHE QUI IN TOSCANA, CON LA SOCIETA’ DISTRIBUTRICE DEL GAS ESTRA….
CONGUAGLI E ACCONTI IMPOSSIBILI,BOLLETTE ALTISSIME CHE ARRIVANO DAL PASSATO COME ZOMBIE, NESSUNO VIENE PIU’ A LEGGERE CONTATORI, SPIEGAZIONI NULLE: DEVI SOLO PAGARE, E SE PER MISERICORDIA TI RATEIZZANO QUALCOSA, LE RATE SONO SEMPRE INSOSTENIBILI.
PERO’ HANNO SEMPRE RAGIONE LORO, IN OGNI CASO: QUESTO E’ DISSANGUARE SENZA PIETA’ GENTE GIA’ AL LIMITE DELLA SOPRAVVIVENZA: SONO NECESSARIE URGENTISSIME RIFORME E AZIONI VERSO TALI SOCIETA’, VOGLIAMO PAGARE MA PAGARE IL GIUSTO CONSUMO, E’ NOSTRO DIRITTO SAPERE OGNI DETTAGLIO, E’ NOSTRO DIRITTO FRUIRE DI RATEIZZAZIONI SOSTENIBILI E DILUITE NEL TEMPO, E’ NOSTRO DIRITTO SAPERE QUANTO DAVVERO COSTANO QUESTI SERVIZI ( GAS, LUCE, ACQUA) , E’ NOSTRO DIRITTO VIVERE, NON SOPRAVVIVERE OPPURE ARRIVARE ALLA TOTALE INDIGENZA O AL SUICIDIO!