Reggio Emilia, bimba lasciata fuori casa dai genitori: era scalza e al freddo
Una storia davvero assurda arriva da Reggio Emilia, dove una bimba di sei anni è stata messa fuori casa dai genitori al freddo e scalza. La piccola aveva la febbre e alcune ferite
Una storia assurda arriva da Reggio Emilia, dove una bimba era stata lasciata fuori casa dai genitori. La piccola è stata ritrovata scalza e al freddo. A ritrovare questa bambina sono stati i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti, in provincia di Reggio Emilia. I due agenti si trovavano nella zona per un servizio di controllo, e si sono imbattuti in questa assurda situazione. La bimba si trovava fuori casa al freddo, scalza e con la faccia al muro.
I Carabinieri hanno così soccorso la bambina di soli sei anni, che ha risposto loro piangendo e dicendo di essere stata “monella“. A quanto pare la bambina aveva anche la febbre e presentava dei graffi sul viso. I due agenti l’hanno messa al caldo in macchina ed hanno avvertito i sanitari. Sconcertante è quanto accaduto poco dopo. I genitori della bimba sono usciti di casa e hanno detto ai Carabinieri di non credere alla piccola, perché bugiarda. Si tratta di una donna di 30 anni e di un uomo di 40. Ma le loro parole non risultano credibili. Infatti la bimba è stata ricoverata in ospedale e aveva la febbre a 38,5. Inoltre le sono stati medicati i misteriosi graffi sul viso. La prognosi per la piccola lasciata fuori casa dai genitori è di 7 giorni.
Messa al riparo la bimba, i Carabinieri hanno attivato i servizi sociali e hanno messo in atto le procedure per quel che concerne i genitori, denunciati presso la Procura reggiana con la terribile accusa di maltrattamenti in famiglia.
Si tratta di una storia davvero incredibile. Probabilmente questi due genitori hanno messo la figlia fuori casa per punizione, lasciandola scalza e al freddo senza alcuna pietà. Inoltre non hanno considerato che la bambina aveva la febbre. Da accertare è anche la natura dei graffi sul viso della piccola, di soli sei anni.
Si attendono ulteriori aggiornamenti su questa terribile storia che arriva da Reggio Emilia.