Pontecagnano: Procura invia 23 avvisi per titolari dei libi abusivi
A Salerno la Procura della Repubblica ha inviato 23 avvisi di conclusione delle indagini ad altrettanti titolari di stabilimenti balnerari. Le accuse sono di violazione delle norme urbanistiche, paesaggistiche e demaniali marittime
La Procura della Repubblica di Salerno ha dato comunicazione dell’avvenuta chiusura delle indagini sulla vicenda degli stabilimenti balnerari abusivi di Pontecagnano. A essere interessati sono i titolari di 23 lidi, accusati di aver occupato terreno pubblico senza le dovute autorizzazioni.
Adesso è ufficiale, i magistrati della Procura della Repubblica di Salerno hanno inviato gli avvisi di conclusione delle indagini per i proprietari di 23 stabilimenti balneari situati lungo la costa campana, nel territorio di Pontecagnano, comune in provincia di Salerno.
Secondo gli inquirenti campani l’occupazione abusiva riguarda un tratto di costa ampio 47 mila metri quadrati, in pratica un’area pari a sette campi di calcio, su cui sono stati eretti i 23 stabilimenti balneari. Per i proprietari si ipotizzano le accuse di violazione delle norme urbanistiche, paesaggistiche e demaniali marittime.
Nella nota della Procura si legge: “Al termine di una vasta attività di indagine, delegata dalla Sezione Ambiente della Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Salerno, diretta dal Procuratore Aggiunto dr. Erminio Rinaldi, personale militare di questa Capitaneria di porto, alle dipendenze del Capo del Compartimento marittimo e Comandante del porto di Salerno C.V. (CP) Maurizio TROGU, unitamente a personale tecnico del Comune di Pontecagnano Faiano, al termine di due anni di indagini, sta procedendo alla notifica di nr. 23 avvisi di conclusione delle indagini, a carico di altrettanti titolari degli stabilimenti balneari, per violazione delle norme urbanistiche, paesaggistiche e demaniali marittime”.
Le indagini dei magistrati si sono concentrate sulle attività effettuate nell’arco di tre anni e nello specifico “nelle stagioni estive 2011, 2012 e 2013” con “il montaggio con modalità costruttive ed in tempi diversi dei manufatti stagionali (pedane, soppalchi, terrazzamenti, cabine, gazebo, chiosco bar, tettoie ecc..), in assenza del titolo edilizio, nonché dell’autorizzazione paesaggistica”. Dalla Procura fanno sapere che “l’indagine ha visto coinvolto anche un tecnico del Comune di Pontecagnano Faiano“.