Attualità Italiana

Milano Ristorazione, bimbo trova pezzo di metallo nella pasta della mensa

E' stato trovato un pezzo di metallo nel piatto di ravioli in una mensa scolastica di Cadorna. Milano Ristorazione blocca la fornitura

Nei giorni scorsi presso le scuole elementari King del comprensivo di Cadorna è stato ritrovato un pezzi di metallo all’interno di una porzione di ravioli. La ditta Milano Ristorazione, ha deciso di sospendere la fornitura finché non saranno disponibili maggiori chiarimenti sulla questione.

Nel corso dei giorni scorsi, durante la pausa pranzo nella mensa della scuola elementare King di Cadorna, un bambino ha trovato un pezzo di metallo nella sua porzione di ravioli. L’azienda che si occupa di rifornire l’istituto in questione e tutti quelli della zona, la Milano Ristorazione, ha deciso di sospendere la fornitura della pasta incriminata finché non saranno disponibili ulteriori chiarimenti.

Non sarebbe la prima volta che accade un incidente simile: nel mese di dicembre un alunno delle scuole elementari Bocconi aveva avvertito la propria maestra che all’interno del suo piatto di pasta integrale campeggiava un’enorme larva bianca.

E non è finita qui: nella scuola Bacone due anni fa era arrivata la mozzarella di colore blu mentre l’anno scorso è stato trovato un insetto dentro una porzione di ravioli che stava mangiando un bambino della scuola elementare di via Gentilino.

Milano Ristorazione ha spiegato in una nota ufficiale che il pezzo di metallo ritrovato avrebbe lo spessore di un millimetro e della lunghezza di cinque. L’azienda ha comunque precisato che l’Ufficio Qualità e accertamenti si sta occupando della questione e sta cercando di capire da dove possa provenire quel frammento.

Il fornitore della pasta, nel frattempo, ha dichiarato che è stato già effettuato un controllo con il meta detector e queste non hanno individuato presenze metalliche nel cibo. A quanto pare, inoltre, non sarebbe stato registrato alcun rilascio nella linea di produzione.

L’azienda ha infine rassicurato i genitori dei bambini bloccando la fornitura della pasta incriminata finché non si saprà con maggiore certezza il motivo per cui si è creata questa situazione.



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