Taranto: sequestrato un quintale di cozze
Sequestrato un quintale di cozze a Taranto: erano state pescate in una zona inquinata da diossina
Le motovedette del Comando della Guardia Costiera di Taranto hanno sequestrato un quintale di cozze presso il I° Seno del Mar Piccolo che sarebbero dovute essere vendute in modo illecito.
Il sequestro è avvenuto nel corso della giornata di oggi. Un gruppo di agenti della Guardia Costiera di Taranto stavano pattugliando la costa per prevenire eventuali attività legate alla pesca illecita quando hanno fermato una piccola barca dove a bordo era presente un uomo di 37 anni e originario di Taranto che era occupato a confezionare cozze in appositi sacchettini. I molluschi erano stati appena pescati dai filari della zona.
Gli agenti della Guardia Costiera hanno spiegato che i sacchettini non erano dotati dell’etichetta sanitaria necessaria e che erano già pronti per essere immessi nel mercato del pesce. Ma questa procedura può rivelarsi essere un rischio molto elevato per la salute del consumatore finale.
Oltre ai danni che può provocare alla salute, infatti, questo tipo di procedimento è illegale: l’uomo avrebbe violato l’Ordinanza sanitaria che impedisce la movimentazione dei molluschi bivalve dalle acque del Primo Seno del Mar Piccolo di Taranto emessa dopo le analisi dell’acqua che hanno dichiarato come questa zona sia vittima di inquinamento da diossina.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato circa un quintale di cozze. L’uomo a bordo della nave, invece, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’Ordinanza sanitaria. Nel frattempo, i militari stanno conducendo delle indagini per scoprire se altre persone sono coinvolte in questa attività illecita e quale siano i mercati a cui fossero destinati i sacchettini di cozze incriminati.
Ma anche per cercare di capire se questo episodio si tratta del primo (molto improbabile) oppure se si fosse già verificato più volte in precedenza e in quali aree del nostro paese fossero stati commercializzati.
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