Brucia vivo il suo cagnolino: pensava fosse indemoniato
Un uomo a Roma tortura e uccide il proprio cane: pensava che fosse stato impossessato da Satana
Lo scorso dicembre a Villa Ada, a Roma, un cagnolino meticcio bianco sarebbe stato trovato carbonizzato. Le dichiarazioni fatte dal suo padrone nelle ultime ore, però, sono state a dir poco sconcertanti; l’uomo, infatti, avrebbe detto di aver ucciso il proprio amico a quattro zampe perché pensava fosse indemoniato.
Il proprietario di Fritz, il cagnolino meticcio che era stato trovato morto carbonizzato il mese scorso, ha 47 anni e abita a Villa Ada a Roma. L’uomo ha dichiarato nelle ultime ore che considerava l’animale a quattro zampe come il suo migliore amico, da cui non riusciva a separarsi.
L’uomo si era rivolto alle forze dell’ordine nelle settimane scorse dichiarando la scomparsa del suo amato cagnolino, sostenendo che si fosse perso. L’animale era diventato la mascotte di tutto il quartiere e la sua assenza era stata notata subito da tutti.
Il meticcio, tuttavia, non si era perso: il suo padrone lo aveva prima legato e poi strozzato con una catena di ferro stretta attorno al collo per circa dieci giri. L’uomo, inoltre, aveva proseguito con le torture conficcandogli un’asta in una spalla e, infine, aveva deciso di dargli fuoco. Durante le torture gli aveva messo qualcosa dentro la bocca per fare in modo che l’animale non abbaiasse.
Le ultime dichiarazioni del padrone dell’animale, tuttavia, sono sconvolgenti; l’uomo, infatti avrebbe detto: “Era il mio migliore amico, non me ne separavo mai, ma quando ho capito che era in balìa di Satana non ho potuto fare altro”.
I vicini di casa dell’uomo non possono che essere rimasti sbigottiti da tali dichiarazioni che hanno dell’incredibile. Gli inquirenti, nel frattempo, stanno indagando per capire l’effettiva dinamica dei fatti e le motivazioni che possono aver portato il padrone di un cane così amato ad ucciderlo con così tanta crudeltà.