Test su animali, UE denuncia l’Italia con una multa molto salata
L'UE denuncia l'Italia per il mancato recepimento della normativa concernete i test sugli animali. Si rischia una multa di 150mila euro al giorno
I test sugli animali stanno facendo molto discutere l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori. Ma ora questi test diventano motivazione di denuncia da parte dell’UE per l’Italia, e a quanto pare la multa potrebbe essere molto salata. Il Belpaese sarebbe colpevole del mancato recepimento della direttiva UE che esplicita una regolamentazione in fatto di test sugli animali a livello scientifico. Così la Commissione Europa potrebbe deferire l’Italia presso la Corte di Giustizia UE. La multa potrebbe essere salata, e si parla di almeno 150mila euro al giorno.
Le indiscrezioni arrivano dall’Ansa, e pare che l’Italia potrebbe essere messa sotto accusa già da domani in materia di test sugli animali. La multa, non di certo esigua, potrebbe essere attivata fin da subito, nel momento stesso della condanna dell’Italia su opinione della Corte. A proporre questo provvedimento è stato Janez Potocnik, il commissario UE all’ambiente. L’Italia aveva ricevuto un avvertimento in materia di test sugli animali nello scorso giugno, tramite un parere motivato posto all’attenzione delle autorità italiane. Infatti il Belpaese è ad oggi l’unico a non aver recepito la direttiva numero 63, la quale era stata approvata nel 2010, a settembre. Questa norma, che riguarda i test scientifici sugli animali, doveva essere introdotta nel diritto nazionale entro il novembre del 2012, per poi essere applicata a partire da gennaio 2013. Tutto ciò non è stato fatto, e il testo del decreto legislativo che avrebbe dovuto recepire questa direttiva UE è fermo in Senato. Vi è infatti una diatriba aperta tra chi non ritiene sufficienti le tutele per gli animali, come Michela Brambilla, e chi invece auspica questi test per l’avanzamento della ricerca medica.
Non ci resta che attendere per sapere se l’Italia, già fortemente provata dalla crisi economica, dovrà pagare la multa salata di 150mila euro per il mancato recepimento della direttiva concernente i test sugli animali.