Dal Mondo

Egitto, manifestazione pro Morsi: studente ucciso dalla polizia

Esattamente un mese fa, un altro studente era rimasto ucciso in un corteo a favore dei Fratelli musulmani

A distanza esatta di un mese, la storia in Egitto si ripete. Era il 28 novembre scorso quando, nel corso di una manifestazione a favore dei Fratelli musulmani e dell’ex presidente deposto Mohamed Morsi, uno studente veniva ferito a morte. Oggi la replica: un studente sostenitore di Morsi è morto durante una manifestazione organizzata all’università di al-Azhar, al Cairo, la capitale dell’Egitto.
A darne notizia è stata l‘agenzia di stampa Anadolu, che ha ripreso le dichiarazione di uno dei portavoce del gruppo “Studenti contro il Golpe”. Il nome della vittima sarebbe Khalid al-Haddad e sarebbe rimasto ucciso dopo essere stato colpito dai proiettili sparati ad altezza uomo dalla polizia, nei pressi della Facoltà di economia e commercio. La protesta del gruppo era indirizzata a far sì che gli altri studenti boicottassero la sessione di esami. Stando alle testimonianze dei presenti, la polizia avrebbe reagito non solo sparando lacrimogeni. Un altro studente è rimasto colpito alla testa e versa in condizioni critiche.
Nel corso degli scontri, due edifici universitari sono andati in fiamme, come registrato dalle immagini dell’emittente televisiva Nile.
Secondo il preside della Facoltà, Bakr Zaki, gli scontri avrebbero riguardato persone esterne all’università e non un gruppo di studenti, mentre dalle autorità hanno fatto sapere che le persone arrestate sono sessanta.
Il mese scorso, invece, a perdere la vita era stato uno studente di ingegneria, che stava prendendo parte a una manifestazione per protestare contro le condanne giunte ieri a carico di 21 donne facenti parte dei Fratelli Musulmani. In quel caso, il corteo non era stato autorizzato dalle autorità, in base alla nuova legge che regola le manifestazioni pubbliche.



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