News e Cronaca

È stato realizzato il primo arto umano con la stampante 3D

Il piccolo Leon necessitava di una mano. I genitori non potevano permettersi di pagare la protesi e così grazie alla stampante 3D è stato realizzato il primo arto umano

La storia ha dell’incredibile. Le funzioni della stampante 3D sono rivoluzionarie a tal punto che è stata capace di creare anche il primo arto umano. I suoi genitori non avrebbero potuto permettersi di pagare una protesi per loro figlio e così ci ha pensato la stampante 3D a risolvere il problema. Quello che serviva al piccolo Leon McCarthy per muovere la sua mano sinistra e utilizzare le dita sarebbe stata una protesi di almeno 10.000 dollari. Tramite la stampante 3D ne sono bastati appena 5. Nel 2011 un amico del padre di Leon aveva acquistato lo strumento per il lavoro della sua ditta di progettazione. Dopo i primi esperimenti in fabbrica, i due amici si convinsero di poter realizzare un arto artificiale, da regalare al piccolo. La prima protesi era così stata fatta semplicemente da due non esperti. Certo, esteticamente non è il massimo, ma ci si può lavorare sopra. Infatti,  Paul McCarthy (padre del piccolo Leon) ha contattato alcuni sviluppatori per migliorare l’estetica della mano e il design, il tutto per soli 5 dollari. A ogni modo, adesso il piccolo Leon ha una nuova mano. Il tutto è stato possibile grazie a questo nuovo strumento. Così è stato realizzato il primo arto umano proprio grazie a essa. L’obiettivo non più utopico è di realizzare protesi diverse, dal costo ridotto, che possano aiutare bambini, ragazzi e persone con ridotte possibilità economiche a migliorare la qualità delle loro vite. La mano di Leon sembra una costruzione fatta con i Lego, ma tanto basta per permettergli finalmente di poter utilizzare un arto che non ha mai avuto. Una protesi di arto umano realizzato con la stampante 3D è dunque il primo progetto rivoluzionario che lo strumento può consentire di fare. In Italia la sua diffusione è ancora ai minimi, ma stando a questi risultati è facile prevedere che potrebbe essere una sorta di nuova rivoluzione tecnologica paragonata a internet.



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