Undici arresti a Caserta: è scandalo sanità
Arrestate a Caserta 11 persone accusate di agevolare i clan della camorra. Tra questi coinvolti politici e imprenditori
E’ scandalo sanità a Caserta. Arrestate 11 persone accusati di aver facilitato operazioni di clan camorristici nella città. E’ stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare da parte del gip del Tribunale di Napoli. Tra gli arrestati vi sono alcuni dirigenti della Asl di Caserta, il consiglere regionale Angelo Polverino (Pdl) e imprenditori accusati di reati di concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso e abuso d’ufficio. Il consigliere regionale Polverino, coinvolto nelle indagini, ha accusato un malore al petto mentre era sotto vigilanza dei carabinieri del nucleo operativo di Caserta. Polverino è stato così trasportato al pronto soccorso dell’ospedale civile di Caserta, e sottoposto agli esami necessari
Gli arresti di ordinanza di custodia in carcere sono rivolti a Angelo Grillo e i figli Giuseppe e Roberto, Giuseppe Gasperin, Pasquale De Fendis, Lucio Lazzaro e il consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino. Ai domiciliari, invece, Franco Bottino (attualmente direttore generale dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta), Antonio Pascarella, Antonio Rinaldi e Giuseppe Grillo. A far partire gli arresti è stata la lunga serie di indagini condotte dagli investigatori, insieme a intercettazioni telefoniche, riprese video e pedinamenti, ma anche il possesso di alcuni documenti tali da testimoniare i reati commessi. Gli inquirenti, in particolare, hanno concentrato maggior attenzione sull’affidamento di gare d’appalto per la gestione dei servizi di pulizie nelle strutture sanitarie locali. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il presidente della commissione per l’assegnazione della gara sarebbe stato «indotto», sotto minaccia, a favorire la ditta. Allo stesso tempo, si accordava con la ditta ritenuta vicina al sodalizio “dei Casalesi” al fine di far aggiudicare a quest’ultima la gara. Ruolo efficiente è stato quello dei politici che hanno preso parte a tali operazioni legate alla camorra.