Roma proteste: assedio a Montecitorio scontri e bombe carta
Nuove proteste violente a Roma questa mattina. Assedio davanti Montecitorio, non sono mancati scontri e bombe carta
Nuove proteste a Roma oggi giovedì 31 ottobre. Dopo il corteo dello scorso 19 ottobre a Roma, nuove proteste sorgono per rivendicare il diritto all’abitare. Questa mattina a Montecitorio, infatti, ha avuto luogo un assedio. I manifestanti si sono poi spostati verso Palazzo Chigi e la Galleria Sordi, bloccando il traffico automobilistico e i mezzi pubblici nella centrale via del Corso. Dopo mezzoogiorno, tra l’altro, si è verificato un lancio di oggetti: uova, ortaggi, monetine e bottiglie verso gli agenti schierati contro il corteo. Altri scontri, tafferugli si sono verificati in via del Tritone.
I manifestanti hanno utilizzato le aste delle bandiere per colpire le forze dell’ordine schierati a protezione del ministero degli Affari regionali. Subito dopo hanno lanciato bombe carta e rovesciato cassonetti. Rimasti feriti un poliziotto e un carabiniere.
Nel frattempo, a sorvegliare la zona gli elicotteri delle forze dell’ordine. Più volte i manifestanti hanno tentato di forzare il blocco. Uno dei protestanti grida al megafono, rivolgendosi a polizia e carabinieri: «Se questi qui non si spostano tra cinque minuti noi scateniamo la guerra». Durante l’assedio vengono lanciate anche bombe carta. Le forze dell’ordine rispondono con alcuni lacrimogeni. Un carabiniere e un poliziotto rimangono feriti dal fitto lancio di oggetti. Anche altri agenti vengono colpiti da spruzzi di spray urticante in via del Tritone. Tra i tanti cartelloni ne spicca uno con la scritta «Casa» in maiuscolo e tante piccole abitazioni disegnate intorno, vessilli di Asia e Usb, e un grande striscione rosso che recita «La casa si prende».
Paolo di Vetta, rappresentante dei Movimenti per il diritto all’abitare, in presidio tra Montecitorio e il Corso,riferisce: «Se dalla Conferenza Stato-Regioni-Comuni non verrà fuori una soluzione adeguata per fermare il blocco degli sfratti e gli sgomberi, la nostra protesta non si fermerà. Oggi per Roma non sarà una giornata tranquilla».