Milano, dipendente Armani ruba abiti nuova collezione: indossati per nasconderli
A Milano un dipendente Armani è stato accusato di furto. Al momento dell'arresto, indossava capi della nuova collezione non ancora in commercio
A Milano Marco C., 40 anni, dipendente Armani, è stato accusato di furto. E’ stato inoltre colto il flagranza di reato, in quanto indossava abiti della nuova collezione Armani, non ancora presenti sul mercato. Il dipendente lavorava come assistente e segretario presso l’ufficio stile di Armani Jeans Donna. Il fermo è avvenuto proprio al di fuori del posto di lavoro, presso via Bergognone. Stava salendo sul suo scooter, e portava abiti Armani della nuova collezione: pantaloni, giacca e top. Potrebbe essere accusato anche di spionaggio industriale, considerando che i capi non erano ancora in vendita.
E così in un periodo in cui trovare un buon lavoro sembra un miraggio per molte persone, quest’uomo, dipendente Armani, ha ben pensato di metterlo a rischio derubando la casa di moda. I suoi responsabili hanno iniziato a sospettare di lui in quanto montava il telo anti-pioggia sul suo scooter anche quando c’era il sole. E così i carabinieri della Compagnia di Porta Genova hanno seguito il caso, arrestando l’uomo nella serata di giovedì. Ma i guai non finivano qui per il dipendente Armani accusato di furto. La sua casa è stata perquisita, e sono stati trovati capi d’abbigliamento che raggiungono un valore di circa 30mila euro, tra pantaloni, top, abiti e quant’altro. Ora pende su di lui l’accusa di furto aggravato alla quale potrebbe aggiungersi quella di spionaggio industriale.
Insomma, a quest’uomo a quanto pare non bastava lo stipendio Armani, e ha ben pensato di rubare anche i capi d’abbigliamento della nota azienda di moda. Ora però è stato arrestato, e sicuramente degli abiti firmati non se ne farà più nulla.