Omicidio avvocatessa di Udine, sconvolgente la motivazione dell’assassino
L'assassino dell'avvocatessa Silvia Gobbato non è un malato di mente, ma uno studente universitario fuori corso che ha confessato una motivazione sconvolgente
Due giorni di indagini hanno condotto all’arresto dell’assassino di Silvia Gobbato, l’avvocatessa di Udine accoltellata mentre faceva jogging. Il killer non è un malato di mente, non è un uomo in cura per problemi di salute ma è chiaro che Nicola Garbino, questo il nome del colpevole dell’omicidio dell’avvocatessa, abbia un profilo psicologico che terrorizza. Ha ucciso Silvia Gobbato perché gli è sembrato un modo come tanti per guadaganre soldi, voleva chiedere il riscatto, lui che a 36 anni ha alle spalle 13 anni di fuori corso all’Università, nessun lavoro e la sua stanza a casa dei genitori tenuta con un ordine maniacale e con tanti peluche.
Nella camera di Nicola Garbino, l’assassino di Silvia Gobbato, è stata trovata una mappa del parco dove è avvenuto l’omocidio, una parrucca da donna e una pistola giocattolo. Ma martedì pomeriggio lui aveva un coltello, è con questa arma che ha minacciato la giovane avvocatessa, lei ha iniziato ad urlare, si è difesa, Garbino l’ha colpita dodici volte, massacrandola. Ha trascinato il suo corpo qualche metro più in là, si è allontanato e a qualche centinaio di metri ha abbandonato i vestiti sporchi di sangue e il coltello.
Dalla televisione ha appreso che stavano cercando l’arma del delitto, è tornato in quel posto, ha ripreso le sue cose e messo tutto in un zainetto. Non è scappato via, ma ha continuato a vagare in quella zona, per ore, fino a quando è stato fermato.
Un piano premeditato ma non nei confronti di Silvia, aveva bisogno di un ostaggio, una ragazza che corresse da sola, voleva rapirla e chiedere il riscatto, il resto purtroppo è noto. Questa la sua confessione, quella di un uomo che ha sconvolto non solo la vita della famiglia Gobbato ma anche la sua famiglia. A 36 anni ancora mantenuto dalla madre e dal padre, ancora senza un obiettivo nella vita, ma aveva bisogno di soldi e rapire Silvia gli è sembrato un modo per guadagnarli, questa la sua folle motivazione.