Attualità Italiana

Pescara, 40enne arrestato: violenza su un ragazzino a cui aveva chiesto un favore

40enne arrestato per violenza sessuale su minore. L'uomo ha adescato il 14enne e l'ha costretto a un rapporto sessuale

Arrestato con l’accusa di violenza sessuale su un ragazzino un quarantenne di un centro in provincia di Pescara. Secondo le ricostruzioni fatte dai carabinieri prima e dal pm Anna Rita Martini poi, l’uomo avrebbe adescato con una scusa un quattordicenne che conosceva di vista e, una volta lontano da casa, l’avrebbe costretto a un rapporto sessuale. Per questo motivo il giudice per le indagini preliminari, Gianluca Sarandrea, ha disposto l’arresto in carcere per l’uomo che, durante l’interrogatorio, è rimasto in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Il giovane ha raccontato agli inquirenti che l’uomo gli avrebbe chiesto di farsi accompagnare a fare benzina in una stazione di servizio vicino casa e lui, forse perché conosceva di vista il quarantenne o per imprudenza, ha deciso di accompagnarlo. Ma una volta arrivati in un posto isolato e lontano da occhi indiscreti l’uomo avrebbe forzato e obbligato ad avere un rapporto sessuale con lui.  Il quattordicenne, rimasto ovviamente scioccato dall’accaduto, due giorni dopo il fatto ha deciso di raccontare tutto a suoi genitori che sono andati subito ai carabinieri per denunciare l’uomo.

Dopo quel racconto gli uomini della compagnia di Pescara, guidati dal capitano Claudio Scarponi, si sono messi alla ricerca dell’uomo rintracciandolo poche ore dopo la denuncia dei genitori. Ancora non è chiaro quale lavoro svolga l’uomo, forse perché non ha un impiego fisso. Dopo aver setacciato a fondo la vita del quarantenne, gli inquirenti hanno vagliato le dichiarazioni del giovane e si sono fatti consegnare dal personale medico che si è preso cura del ragazzo la documentazione sanitaria. Ulteriori verifiche sono state portate avanti nelle ore successive al fermo, fino ad arrivare al sequestro della vettura dell’uomo dentro la quale sono stare rinvenute tracce biologiche che sono state inviate ai laboratori del Ris di Roma. Il quadro accusatorio nei confronti dell’uomo sembra ben delineato. Ora si attende il processo e la condanna.



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