Napoli, donna sfigurata da laser e acido in una seduta di peeling
Una donna si è sottoposta ad una seduta di peeling estetico, ma un mix sbagliato di acido e laser le ha rovinato il volto in maniera permanente
Era un semplice peeling per eliminare i segni del tempo sul volto, invece si è trasformata in una sciagura che ha rovinato il viso di una donna, la dott.ssa Clara Belluono, una docente di anestesia e rianimazione alla Seconda Università di Napoli. Adesso il suo volto è sfigurato e ustionato, a causa della reazione avvenuta sulla sua pelle nata dalla combinazione tra laser e acido. La seduta non era nulla di invasivo, doveva essere una procedura molto semplice e che il chirurgo aveva già fatto migliaia di volte. Quando la donna si è recata dunque per sottoporsi a tale seduta, prima le hanno effettuato un trattamento laser ablativo “Co2 frazionato” che però non ha dato alla paziente i risultati sperati e dunque il chirurgo ha pensato di procedere con un altro trattamento nel corso della stessa seduta. Dopo il laser è passato ad un peeling chimico che è risultato micidiale per la donna. Aveva una presenza di base di acido tricloroacetico pari al 50% e al Centro grandi ustioni di Roma questa è stata definita una scelta disastrosa. Ovviamente il chirurgo è stato denunciato e deferito dall’Ordine dei Medici con la motivazione di violazione della deontologia professionale. Infatti il medico avrebbe dovuto sapere che gli agenti esfolianti applicati su una pelle già irritata dal laser avrebbero avuto delle reazioni devastanti sulla faccia della sua paziente. Adesso infatti la professoressa è costretta ad indossare perennemente una maschera di silicone per proteggersi da eventuali infezioni. I referti medici parlano chiaro: “esito di ustioni chimiche di secondo e terzo grado estese alla guancia, al mento, alla fronte, alla radice del naso”, insomma l’aspetto della donna è cambiato totalmente. Ma non si tratta di una questione solo estetica, infatti la donna ne ha risentito sia sul mangiare che sul parlare, avendo inevitabili ricadute sulla vita anche professionale della donna. Ora è caduta in profonda depressione, anche perchè la sua situazione è così grave che neppure un intervento di ricostruzione potrà farla riprendere.