Catricalà abolisce il canone Rai ma poi ci ripensa
Un lancio di agenzia riporta le parole di Catricalà in Commissione di Vigilanza. Catricalà abolisce il canone – si legge; poi il Vice Ministro rettifica: sono stato male interpretato – ha affermato
Il Vice Ministro al Ministero dello Sviluppo Economico Antonio Catricalà abolisce il canone, poi ci ripensa: sono stato male interpretato – ha affermato. Questo il lancio d’agenzia l’intervento di Catricalà in Commissione di Vigilanza: “In Europa si va abbandonando il concetto di canone a favore di un’imposta generale sui media e questo potrebbe servire da faro di orientamento”. Sono bastate queste poche righe per far intuire ai più che il canone RAI fosse arrivato al capolinea. Invece, il Vice Ministro al Ministero dello Sviluppo Economico ha prontamente smentito il lancio d’agenzia. Antonio Catricalà ha infatti affermato di essere stato male interpretato. Catricalà ha rettificato asserendo che, anzi, in Italia tutti dobbiamo pagare il canone per rendere migliore la RAI. Inoltre, Catricalà ha precisato che durante il suo intervento ha parlato di un’ipotetica tassa sui media solamente come esempio, e non come concreta possibilità di una sua introduzione in Italia. Dunque, nessuna preferenza per la tassa sui media da parte del Vice Ministro, né tantomeno l’abolizione del canone, da più parti politiche auspicata (Movimento 5 Stelle in primis). Tuttavia, questo fraintendimento sul canone ha fatto tornare il tema d’attualità, sebbene le priorità di questo Governo e dell’agenda dei media attualmente siano ben altre. Catricalà è stato Presidente dell’AGCOM dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011, è stato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Monti come suo segretario personale. Dunque, la carriera politica dell’attuale Vice Ministro è iniziata con il Governo Monti, un Governo che a livello mediatico ha suscitato molti dibattiti per le frasi discutibili di alcuni dei suoi Ministri.