Attualità Italiana

Verbania, telefonata shock al 113: “Posso uccidere la nonna?”

Un uomo di Verbania sull'orlo di una crisi di nervi, ha chiamato il 113 per sapere che gli sarebbe successo se avesse ucciso la nonna, malata di Alzheimer.L'intervento di una volante ha evitato il peggio

Una telefonata shock è arravita ieri al 113 di Verbania, in Piemonte. Un giovane ha chiamato gli agenti della polizia per chiedere a cosa sarebbe andato incontro se avesse ucciso la nonna, un’anziana di 96 anni affetta dal morbo di Alzheimer. L’intervento di una volante ha scongiurato un possibile dramma. Era partita come una telefonata normalePronto polizia?“, ma le domanda successive hanno messo in allarme il l’operatore telefonico del 113 che stava rispondendo. Dall’altro capo del filo, un uomo, in evidente stato di agitazione, stava domandando a cosa sarebbe andato incontro se avesse ucciso la nonna.

Sulle prime l’agente ha pensato ad uno scherzo, uno di quelli che capitano purtroppo spesso agli operatori dei servizi telefonici di emergenza, troppe volte intasati da telefonate inutili e scherzi di buontemponi che non trovano di meglio da fare. Ma l’insistenza del ragazzo del ragazzo all’altro capo della linea ha allertato l’operatore che stava rispondendo: “Se uccidessi la nonna, che cosa rischio? Ha 96 anni, se la uccido a cosa vado incontro?”, continuava a chiedere la voce dell’uomo.

Così l’agente ha preferito controllare: ha abilmente tenuto l’uomo al telefono, continuando a fargli domande e farlo parlare, ha rintracciato l’indirizzo di provenienza della chiamata e ha mandato immediatamente una volante sul posto.

Gli agenti della volante, giunti in pochi minuti, hanno però rapidamente compreso che l’anziana nonna non correva un grande pericolo. Al telefono infatti era il nipote della donna, gravemente malata a causa del morbo di Alzheimer, causa di demenza degenerativa invalidante. Per la sua ampia e crescente diffusione, per la limitata capacità delle terapie di contrastarlo e per le enormi risosorse necessarie per gestirlo, sia economiche che sociali che emotive, sempre sulle spalle dei parenti dei malati, il morbo di Alzheimer è una delle patologia a più grave impatto sociale nel modo.

Anche in questo caso, a spingere il giovane a chiamare il 113 e porre quelle domande apparantemente assurde e shockanti è stata la disperazione per le gravi condizioni di salute della nonna. Gli agenti hanno trovatoil ragazzo sul’orlo di una crisi di nervi per la situazione che sta vivendo e che l’ha portato a pensare di uccidere la nonna in un gesto estremo di affetto, per alleviarle le sofferenze. Per fortuna, prima di mettere in pratica il suo intento, ha chiamato la polizia, che è potuta intervenire prima che il dramma si compisse ed è riuscita a evitare il peggio e  far rientrare la situazione.

 



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