Bologna, uccisa e messa nel congelatore con il cranio fracassato
A Bologna una 39enne è stata uccisa e messa nel congelatore dal suo assassino dopo che le ha fracassato il cranio. I sospetti ricadono sul fidanzato della vittima
È stato ritrovato a Bologna il corpo di una 39 uccisa e messa nel congelatore con il cranio fracassato. Silvia Caramazza, questo il nome della donna uccisa. Il corpo della 39enne è stato ritrovato in un appartamento di un condominio in viale Aldini. Il cadavere è stato ritrovato all’interno del congelatore acceso, rinchiusa in un sacco nero. Una larga ferita sul cranio è stata la causa della morte. Gli inquirenti sono al lavoro per capire qual è stata l’arma del delitto. Ampie tracce di sangue sono state rinvenute in camera da letto, ciò fa sospettare gli investigatori di una eventuale violenza sessuale subita dalla donna. L’aggressione sarebbe avvenuta mentre la donna dormiva, di certo la ragazza era sola in casa prima di essere brutalmente uccisa ed era in tenuta casalinga. Le amiche della donna ne avevano denunciato la scomparsa da diversi giorni. Si sono preoccupate dopo che la donna non rispondeva alle telefonate e i messaggi e hanno così deciso di avvertire la Polizia per avviare le ricerche. Silvia Caramazza non aveva parenti a Bologna ed era già sparita altre volte, per questo le amiche inizialmente non hanno dato peso alla faccenda. La donna è stata ritrovata nella sua abitazione e i sospetti ricadrebbero sul fidanzato della 39enne. Proprio il fidanzato sarebbe uno di quelli che avrebbe esposto la denuncia al commissariato. Tuttavia, la sua versione non è stata ritenute credibile, ma ha convinto la Polizia a sfondare la porta di casa dove abitava la donna, facendo la macabra scoperta.