Uccide la moglie e scappa con la figlia: preso giorni di fuga
Magistrale lavoro di polizia informatica del Cnaipic in sinergia con la polizia norvegese che ha portato ad arrestare l'uxoricida fuggito da Oslo con la figlia
Bloccato a Roma dopo una fuga rocambolesca attraverso tutta Europa l’afgano che ad Oslo aveva ucciso la moglie dicisassettenne, prendendo poi il volo con la figlia. Un’indagine ad altissimo contenuto tecnologico quella che portato le manette ai polsi a Noori Ahmad che appena cinque giorni fa aveva brutalmente sgozzato la giovane moglie Fahezeh nel bagno della loro casa ad Oslo, dandosi poi alla fuga con la figlia di appena due anni. Un tragitto compiuto tutto in autobus ed in treno che, dal Nord Europa, lo aveva portato fino all’Italia, dove le sue tracce sono tornate a riemergere a Brescia prima ed in seguito a Roma, capolinea della sua fuga. Sono state le piccole tracce informatiche che l’assassino si è lasciato alle spalle a condurre quasi per mano la polizia fino al momento in cui ha potuto arrestare l’uomo: già gli investigatori norvegesi avevano infatti rintracciato a Brescia e Roma due indirizzi Ip riconducibili all’afgano e non ha perso tempo nel comunicare ai colleghi italiani i dati raccolti insieme al codice identificativo, cosiddetto Imei, del telefonino del ricercato. Preoccupati anche per l’incolumità della piccola, gli investigatori hanno iniziato a monitorare strettamente il cellulare, registrato a nome di un cittadino extracomunitario residente a Napoli, finchè sabato pomeriggio non è stata registrata la sua connessione ad una cella di Roma, dando avvio ai tentativi di localizzazione, decisamente complicati per il suo continuo spostarsi fra Eur, Termini, Ardeatino e Casilino. Alla fine a tradirlo è stata una connessione effettuata a mezzo telefonino: due brevi chiamate in Iran impiegate per connettersi ad un servizio voIP effettuate da un internet point di Tor Pignattara, verso cui si sono precipitati gli agenti individuando ed infine fermando l’assassino, a cui hanno trovato il telefono incriminato, mentre entrava insieme alla figlia in uno stabile a pochi passi dal negozio.