Il padre dei fratellini di Gravina in carcere
Smantellata organizzazione criminale mirata al furto e contrabbando di carburante. Tra gli arrestati anche Filippo Pappalardi padre dei fratellini di Gravina
Tra le 73 persone fermate questa mattina con un’ordinanza di custodia cautelare da parte delle Fiamme Gialle di Taranto, è presente anche Filippo Pappalardi, il padre dei fratellini di Gravina scomparsi nel 2006. L’operazione denominata “Marenero” è stata eseguita contro un’associazione a delinquere operante nelle province d Bari e di Taranto. L’accusa è legata a frodi relative alla commercializzazione di carburante. Pappalardi, da sempre prestava servizio come autotrasportatore per conto di un piccolo deposito della sua città. Nel novembre del 2007, un anno e sei mesi dopo la scomparsa dei suoi figli, fu arrestato con l’accusa di omicidio e sequestro di persona nei confronti degli stessi. Venne poi scagionato al successivo ritrovamento nel 2008 dei cadaveri dei due bambini Francesco e Salvatore in un pozzo di un edificio abbandonato dentro il quale erano accidentalmente caduti. Nella cisterna, in seguito, vi era finito dentro anche un altro ragazzino. Fu allora che i soccorritori trovarono quello che restava dei due bambini. Secondo quanto riportano le fonti Ansa, tra gli arresti eseguiti dalla Guardia di Finanzia di Taranto vi sarebbero molti titolari di ditte di autotrasporti a autotrasportatori. L’ordinanza di custodia cautelare è firmata dal gip Giuseppe Tommasino, su richiesta del procuratore precedente. Sembra che parte del carburante destinato, come richiedeva la prassi, alle navi veniva sottratto, invece, agli autotrasportatori al fine di rifornire le stazioni di servizio.
In queste ore, invece, Pappalardi è stato arrestato dalla Guardia di Finanza, che ha portato a termini l’operazione contro l’associazione a delinquere, che si dedicava prettamente al contrabbando di carburanti. Arrestato anche Lorenzo De Fronzo, presidente della sezione Trasporti e logistica di Confindustria Bari.
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