Alpinista scomparso in Valle d’Aosta: ritrovato cadavere
Dopo che le ricerche erano state interrotte ieri a causa della scarsa visibilità, i soccorritori hanno trovato oggi introno alle 13 il cadavere di Luca Corradi sepolto dalla neve
Era stato dato per disperso sabato scorso Luca Corradi, un alpinista, il cui corpo senza vita è stato ritrovato oggi sul Gran Paradiso, in Valle d’Aosta. Il cadavere dell’uomo è stato individuato intorno alle 13 di oggi. Le ricerche sono riprese infatti grazie al miglioramento delle condizioni atmosferiche che hanno reso migliore la visibilità nella zona che ha consentito alle squadre di soccorso di raggiungere la zona. Ieri infatti le ricerche erano state interrotte a causa delle difficili condizioni del tempo che oltre a non offrire visibilità avevano reso impossibile raggiungere l’area dove si è verificato l’incidente.
Insieme a Luca Corradi si erano perse le tracce anche di un altro uomo, anche lui un alpinista che viaggiava in coppia con l’uomo. Del secondo però ancora non si sa nulla e le operazioni di soccorso e ricerca stanno proseguendo senza sosta.
Il ritrovamento del corpo senza vita dell’uomo è stato reso possibile grazie al tesserino Cai che la vittima aveva in una tasca. Il cadavere si trovava dietro ad una roccia. Si ipotizza che l’uomo nel disperato tentativo di salvarsi abbia cercato infatti riparo dietro di essa. Purtroppo però non ce l’ha fatta. I soccorritori hanno infatti notato dei vestiti spuntare da un cumulo di neve dietro il masso, sotto si trovava il corpo dell’uomo, morto probabilmente a causa delle bassissime temperature e rimasto intrappolato. Il ritrovamento è avvenuto a circa 3.900 metri di altitudine e accanto al cadavere della vittima sono stati ritrovati anche i suoi sci non indossati.
La vittima era un alpinista originario di torino, aveva 50 anni e di certo non era privo di esperienza: era infatti un istruttore di snowboard e un alpinista Cai accreditato. Ancora nessuna notizia del suo compagno d’avventura, Paolo Barbieri, un uomo trentacinquenne originario anche lui della zona, l’uomo, un ingegnere, viveva a Tortona (Alessandria).