Ragusa, è morto il muratore che si diede fuoco per salvare la casa
Giovanni Guarascio non ce l'ha fatta: è morto il muratore che ha cercato di dare fuoco alla sua casa venduta all'asta
La sua storia triste l’abbiamo ascoltata tutti in questi giorni e tanto ci siamo indignati di fronte alla burocrazia che in questi casi non può far nulla. Un debito di 10,000 euro si trasforma in un incubo, la casa costruita con i sacrifici di una vita viene messa all’asta e valutata solo 26,000 euro. Il dolore e l’umiliazione sono troppo forti per il muratore di Vittoria, un paesino in provincia di Ragusa, che decide di dare fuoco alla sua abitazione ma di restarci dentro per dare una forte dimostrazione.
Purtroppo questo suo gesto dimostrativo gli è costato la vita: dopo giorni di ricovero in ospedale con ustioni gravi su più del 70% del corpo l’uomo è morto. Giovanni Guarascio aveva cercato in tutti i modi di salvare la sua casa. Lui quella dimora l’aveva costruita con sudore e con rinunce ma qualcuno aveva deciso che il valore era così basso che all’asta sicuramente un acquirente l’avrebbe subito comprata. Per dire no allo sfratto e per far sentire la sua voce ha scelto un gesto estremo che gli è costato la vita.
Qualcosa però il gesto di Giovanni ha smosso. La procura ha deciso di aprire le indagini: sono due i tronconi dell’inchiesta; uno riguarda l’aggiudicazione della casa all’asta; si cercherà di capire se il valore di quella abitazione poteva essere davvero così basso; e l’altro la storia e l’evoluzione del rapporto debitorio bancario e dell’esecuzione immobiliare.
Non migliorano le condizioni di salute di sua moglie colpita dalle fiamme in particolare nella zona del viso.