News e Cronaca

Roberta Ragusa, parla il super testimone

Nella puntata del 13 marzo di Chi l'ha visto parla il supertestimone del caso Roberta Ragusa: "Ho visto Antonio Logli quella notte"

Nella puntata di Chi l’ha visto andata in onda il 13 marzo 2013 i giornalisti di Rai 3 intervistano il super testimone del caso Roberta Ragusa. L’uomo non è mai andato in tv ed è la prima volta che parla davanti alle telecamere. Lo fa a volto coperto perchè ha paura e vuole nascondere la sua identità. Perchè ha paura? “La famiglia di Antonio Logli è una famiglia  potetente, io sono un poveraccio, ho paura per i miei figli, per questo e per ignoranza non sono andato subito dai Carabinieri a raccontare quello che avevo visto” si sfoga così l’uomo ai microfoni dei giornalisti di Rai 3. E poi il racconto di quella notte, lui e sua moglie hanno visto, o meglio, dicono di aver visto Antonio Loglio. L’uomo quindi non era in casa come ha sempre raccontato: con chi era e cosa faceva?


Scomparsa Roberta Ragusa: il super testimone racconta la sua versione

Precisiamo come noi come ha fatto già il legale del cugino di Roberta Ragusa che questa è la versione di un uomo che dice di aver visto qualcosa; inoltre anche se il suo racconto fosse vero il fatto che Logli abbia mentito non fa di lui un assassino. Certo bisognerebbe capire perchè lo avrebbe fatto e perchè avrebbe raccontato una versione diversa.

Le parole del supertestimone:Sono andato a prendere mia moglie a lavoro e la mia attenzione è caduta su questa donna che nascondeva la faccia con la mano. Era verso mezzanotte e mezza. Ho riconosciuto al volo l’auto spenta e lui (Antonio Logli). Quello che ho visto quella sera non lo dimenticherò mai.” L’uomo non ha quindi dubbi, è convinto di quello che ha visto.

Continua: ” Ho portato il cane un po’ fuori la strada. Sentivo confusione, rumori, urla di paura e porte che sbattevano. Ho visto un uomo ed una donna che litigavano ma non sono sicuro di chi fossero. C’era un po’ di nebbia, ero incappucciato. Lei si divincolava, lui l’ha rincorsa un paio di metri e caricata con forza sulla macchina tanto da far pensare ad una forte botta sulla portiera. Sono andati via. E’ partito quasi 100 chilometri all’ora dirigendosi verso Pisa.

Il supertestimone ribadisce che non ha ricevuto minacce, ha solo avuto paura all’inizio di raccontare questa storia.

 

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