Angela Celentano caso chiuso, pista messicana falsa
Le ultime notizie di Angela Celentano ci dicono che la pista messicana si è rivelata un flop. Un mitomane dietro le mail mandate alla famiglia
Purtroppo per la famiglia di Angela Celentano non sono arrivate buone notizie dal Messico, la pista che gli investigatori hanno seguito fino alla fine compiendo anche un lungo viaggio si è rivelata errata. O meglio, la pista era quella giusta, peccato che ancora una volta dietro al pc e alle mail mandate alla famiglia della piccola scomparsa più di 20 anni, si nascondesse un mitomane. Secondo quanto scritto da diverse testate giornalistiche oggi ci sarebbe un mitomane dietro tutti i contatti avuti dalla famiglia Celentano e quella che loro credevano essere loro figlia. Le indagini fatte in Messico hanno portato a una conclusione: le mail sono partite da casa di Ruiz, chi le ha mandate?
A quanto pare non è stato semplice capire come mai le mail siano partite proprio da quell’abitazione ma alla fine è arrivata alla soluzione. La casa di Ruiz è frequentata anche dal figlio che sua moglie ha avuto in un altro matrimonio e da alcune sue amiche, probabilmente la sua ragazza. Sarebbero stati loro a mandare le mail alla famiglia Celentano forse dopo aver letto in giro sul web la storia della bambina italiana. Probabilmente avendo poi a disposizione le foto di Celeste, che esiste davvero ma che con Angela non ha nulla a che fare, se non una forte somiglianza, hanno giocato sul dolore di una intera famiglia.
Queste le prime indiscrezioni sul caso. Del resto c’era nell’aria questo epilogo, dopo le parole dell’avvocato della famiglia Celentano che aveva paventato la possibilità che il caso fosse archiviato. Nelle prossime ore conosceremo sicuramente maggiori dettagli e ascolteremo anche la voce dei protagonisti di questa vicenda. Avevamo tutti creduto che la piccola Angela diventata ormai una donna adulta potesse far ritorno in Italia e invece pare che resterà ancora nella terra degli scomparsi.
complimenti per la correttezza di questi “ragazzi”… se uno fosse mio figlio non avrebbe FACILI I PROSSIMI ANNI…. complimenti vivissimi a chi li ha “educati”