Denise Pipitone, mamma Piera contro tutti: “Indagini inadeguate”
Le ultime notizie dal processo sul sequestro della piccola Denise Pipitone.
Le ultime notizie sulla scomparsa di Denise Pipitone, arrivano ancora una volta da una nuova udienza del processo per il sequestro della piccola. Il 28 novembre scorso infatti, due giorni fa, nel Tribunale di Marsala, è ripreso il processo di Denise Pipitone. In aula vi era anche l’ex capo della squadra mobile Antonio Sfameni, convocato come testimone, in merito alle indagini che sono state svolte sin dall’attimo successivo al sequestro della bambina. Sfameni era, all’epoca dei fatti, il dirigente del commissariato di polizia di Mazara del Vallo. Ha quindi risposto alle domande del pm Francesca Rago, spiegando il modo in cui furono svolte le indagini subito dopo la scomparsa della bambina. Queste le sue dichiarazioni:
“Me ne occupai a partire dal 3 settembre 2004. Si indagava a 360 gradi, nessuna ipotesi veniva esclusa. Abbiamo effettuato ricerche in tutte le direzioni, anche nelle cave di tufo della zona, e intercettato tutti i protagonisti della vicenda, anche Piera Maggio”, mamma di Denise. Ricordiamo però che nell’udienza dello scorso 8 maggio, il consulente dell’accusa, Gioacchino Genchi, dopo aver esaminato le intercettazioni (fornite dalla Procura) delle telefonate effettuate durante le indagini, aveva dichiarato che la fidanzata di Sfameni, oggi sua moglie, Stefania Letterato, aveva fornito il suo telefono ad Anna Corona. Quest’ultima, è attualmente indagata per sequestro di minore in un secondo filone d’indagine: come sappiamo si tratta della madre di Jessica ed ex moglie di Piero Pulizzi, padre naturale di Denise Pipitone. “Con l’avvio delle intercettazioni – ha continuato il consulente dell’accusa – si interrompono i contatti telefonici tra Anna Corona e Stefania Letterato e quest’ultima smette di usare il suo telefono cellulare, attivato il 13 aprile 2002. Prima, invece, i contatti telefonici tra le due donne erano stati numerosissimi. In queste intercettazioni si sono verificate una miriade di anomalie”.
In tutto ciò Piera Maggio è avvelenata: “Vista la mole di novita’ emerse dalla scorsa udienza – dice la madre di Denise- che confermano quando da me sostenuto da sempre sulla reale adeguatezza delle indagini, in questa occasione i magistrati si concentrano prevalentemente sull’aspetto investigativo perche’ sia analizzato tutto il lavoro svolto in questi anni dagli organi inquirenti. E’ un aspetto importante e complesso che puo’ inquadrare le eventuali responsabilita’ delle persone indagate. Comunque, a tutt’oggi, gli imputati, a distanza di anni, tra falsita’, incongruenze nelle dichiarazioni e omissioni, non hanno ancora detto alcunche’ riguardo a dove possa trovarsi in questo momento Denise, che e’ quello che piu’ mi importa”.