Roberto Straccia: la famiglia contro l’archiviazione del caso
La famiglia del giovane si oppone all'archiviazione del caso, chiedendo la verità per lo studente 24enne.
Molti di voi ricorderanno la storia di Roberto Straccio, il giovane di soli 24 anni di cui si persero le tracce il 14 dicembre scorso. Roberto, originario di Moresco, viveva a Pescara per motivi di studio. Quella sera del 14 dicembre, esce per fare footing sul lungomare, e di lui si perdono improvvisamente le tracce. Passano i giorni, le ricerche continuano, si cerca quel giovane in abbigliamento sportivo, che era stato ripreso anche da alcune telecamere del lungomare sud, mentre correva. Ma niente, passa anche il Natale, senza sapere che fine abbia fatto il giovane. Il corpo del 14enne di Moresco lo restituisce il mare, ma non a Pescara, bensì a Bari, dove viene ritrovato il 7 gennaio scorso. Oggi, 22 novembre 2012, i familiari del giovane si oppongono all’archiviazione del caso, ecco le ultime notizie.Da quello che si apprende il padre di Roberto Straccia, Mario Straccia, ha presentato alla Procura della Repubblica di Pescara opposizione alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta che riguarda la tragica fine del figlio, con l’indicazione di nuovi temi di indagine. Per quanto riguarda invece la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore Giuseppe Belelli, nelle motivazioni si parlerebbe di caduta accidentale o volontaria, un’ipotesi che i familiari e amici dello studente hanno sempre respinto.
Ad oggi infatti non si sa ancora la verità su quello che è successo quella sera, così come non si sa se Roberto Straccia è stato ucciso, e da chi. E soprattutto, non si sa perché sia morto. Vedremo quale sarà la decisione della Procura della Repubblica di Pescara in merito all’archiviazione o meno del caso sulla morte del 24enne di Moresco.
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