Nuoro, 12enne sparato a caccia: è morte cerebrale, le ultime notizie
Il piccolo potrebbe non farcela: i medici hanno dichiarato la morte cerebrale.
Vi abbiamo raccontato qualche giorno fa della storia del 12enne rimasto ferito durante una battuta di caccia al cinghiale, a nuoro. Il ragazzino, ricordiamo, era in compagnia del padre, dello zio e di alcuni amici, quando improvvisamente un proiettile del fucile dello zio (un carabiniere in pensione) lo ha raggiunto alla testa. Le condizioni del 12enne sono apparse subito gravissime, ed è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, domenica scorsa. La situazione, secondo le ultime notizie, si aggrava sempre di più: i medici dell’ospedale San Francesco di Nuoro avrebbero dichiarato la morte cerebrale del piccolo 12enne. Ecco quali sono gli aggiornamenti del caso.Purtroppo non ci sarebbe quasi più nulla da fare, se non un miracolo, per salvare la vita del piccolo. Secondo quanto si apprende dalle ultime notizie sono già state avviate le procedure di legge, con l’osservazione del piccolo paziente per le prossime sei ore, necessarie per un’eventuale donazione degli organi del piccolo. Adesso la posizione dello zio da cui è partito il colpo di fucile, rischia davvero di aggravarsi. SI tratta di Franco Paletta, un carabiniere in pensione di 64 anni. L’uomo è indagato per lesioni gravissime ma l’accusa, qualora il 12enne dovesse morire, diventerà quella di omicidio colposo. Da quello che si apprende il giovane era appostato tra i cespugli, per cercare i cinghiali, quando improvvisamente è stato raggiunto alla testa da un solo colpo, micidiale. Il fatto ha destato diverse polemiche, dovute soprattutto alla presenza, durante una battuta di caccia al cinghiale, di un ragazzino così piccolo. L’ex ministro del Turismo, Brambilla, convinta animalista, era stata fulminante: «prima l’aboliremo meglio sarà».
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