Yara: c’è nuova traduzione della frase di Fikri, le ultime notizie
Fikri non avrebbe mai parlato di uccisione e non avrebbe mai usato il verbo uccidere: ecco le ultime notizie.
Colpo di scena nella storia che riguarda l’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra scomparsa il 26 novembre del 2010 dal suo paese e trovata morta tre mesi dopo nelle campagne di Chignolo d’Isola, a dieci km di distanza dal luogo della sua sparizione. Le novità riguardano in particolare la posizione di Fikri, e la traduzione dell’intercettazione telefonica per cui è indagato per l’omicidio della piccola. In un primo momento si era detto che Fikri, intercettato al telefono con un suo connazionale, avrebbe detto: “L’hanno uccisa davanti al cancello”. In un secondo momento i traduttori hanno invece spiegato che la traduzione corretta della frase era: “Allah mi perdoni, ma non l’ho uccisa io”. In entrambe le frasi si parlava di uccisione. Ma oggi arriva il colpo di scena: Mohammed Fikri non avrebbe usato il verbo uccidere.
«Fikri non ha mai usato il verbo uccidere», è questo che emerge oggi, nelle indagini sulla morte della ragazzina tredicenne di Brembate. Era stato il gip di Bergamo che sta seguendo le indagini, Ezia Maccora, a disporre ulteriori traduzioni di quella frase intercettata mentre Fikri era al telefono, a seguito della richiesta della mamma della tredicenne di Brembate Sopra. Questa mattina sono state pubblicate due delle su «L’Eco di Bergamo»: i due nuovi consulenti sono un lettore di arabo di nazionalità tunisina che collabora con l’Università di Bergamo e un interprete libanese che collabora con la procura di Milano. Entrambi hanno fatto sapere: «Fikri stava imprecando, lamentandosi perchè all’altro capo del telefono la persona chiamata non rispondeva. Di certo – hanno affermato gli interpreti – chi parla non ha usato il verbo uccidere». Un vero e proprio colpo di scena che probabilmente rimescolerà le carte in gioco nelle indagini sulla morte della giovane ginnasta.
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