News e Cronaca

Palmina Martinelli: da Chi l’ha Visto arrivano le ultime notizie

La drammatica storia di Palmina, bruciata viva come le streghe a 14 anni: le ultime notizie.

Nel corso della puntata di ieri di Chi l’ha Visto si è tornati a parlare di un fatto drammatico, accaduto a Fasano, in provincia di Brindisi, nel lontano 1981: si tratta della morte atroce di una bambina di soli 14 anni, bruciata viva, come si faceva un tempo con le streghe. Si chiamava Palmina Martinelli, la giovane vittima. Ricostruiamo brevemente la sua storia. Per la società civile Palmina è stata uccisa, mentre per la giustizia di è suicidata. La bambina era la settima di undici figli, una famiglia non ricca, il padre aveva problemi con l’alcool, la madre non svolgeva dei lavori leciti. Palmina lascia presto la scuola per aiutare la famiglia a crescere i suoi fratellini. In casa, sua madre e il cognato pensano anche di avviarla alla prostituzione, per farle portare qualche soldo a casa, proprio come era accaduto con sua sorella Franca, ragazza madre, costretta dal suo compagno a prostituirsi.

Alla piccola Palmina viene presentato Giovanni, un ragazzo di 19 anni, che faceva il militare: lei se ne innamora e gli scrive lettere d’amore appassionate, sognando di andare a vivere al nord, ma non sa ancora che la sua giovane vita sta per spezzarsi. Era l’11 novembre del 1981 quando, dopo esser stata al catechismo, sulle scale della chiesa viene raggiunta dal padre e dal cognato, che la schiaffeggiano davanti a tutti la portano a casa intimandola a non uscire dall’abitazione. Palmina si sistema, mette l’abito nuovo: probabilmente voleva scappare. Ma venne ritrovata più tardi, a casa, in bagno, ustionata su tutto il corpo. La piccola cercava di aprire l’acqua, ma quel maledetto giorno a Fasano l’acqua non c’era. Arriva al pronto soccorso cosciente e dice a tutti che a darle fuoco sono stati Enrico Bernardi e  Giovanni Costantini.

La sera del giorno successivo al ricovero della piccola scatta l’arresto dei due, assieme a due coetanei, poi rilasciati. Il 20 novembre il pm Magrone incontra la piccola all’ospedale di Bari e mette a verbale quanto reso dalla ragazza, registrando la sua voce. Palmina risponde chiaramente “Enrico e Giovanni”, quando le vengono chiesti i nomi degli assassini e dice “Alcool e fiammifero”, quando il pm le chiede: “Cosa ti hanno fatto?”. Il 2 dicembre, dopo 22 giorni di agonia Palmina muore. Due anni dopo presso la Corte d’Assise di Bari si apre il processo ai due, per omicidio pluriaggravato. Costantini ha un alibi: “Ero alla caserma di Mestre a fare il militare, non so perchè abbia fatto il mio nome”, dice. Ma l’accusa smonta l’alibi fornendo la testimonianza di un compagno di stanza dell’uomo. La difesa di Palmina fa sentire la registrazione fatta dal pm Magrone alla piccola nel letto di ospedale, ma nemmeno questa testimonianza convince la Corte e i due vengono assolti per mancanza di prove e condannati a 5 anni per sfruttamento della prostituzione. Infine, in Cassazione Giovanni ed Enrico vengono assolti completamente, “perchè i fatti non sussistono”: nessuno ha ucciso Palmina, che si sarebbe suicidata dandosi fuoco e avrebbe calunniato gli imputati in punto di morte. Ma in pochi ci credono.

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