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Gianluca Bianca scomparso, l’appello della cugina: “Aiutateci”

La cugina di Gianluca Bianca, scomparso tre mesi fa ci scrive una lettera: "Non abbandonateci, aiutateci a trovare Gianluca".

Ci occupiamo oggi di un caso che non viene molto trattato in tv e sui giornali: si tratta del caso della scomparsa di Gianluca Bianca, il comandante del peschereccio Fatima II. Molti di voi ricorderanno la sua storia: era il 13 luglio scorso quando del peschereccio si persero le tracce. Tre membri dell’equipaggio, tutti italiani, furono trovati su due zattere di salvataggio, al largo delle coste greche, mentre il comandante Bianca non è mai stato ritrovato. Da subito, una delle ipotesi è stata che altri tre marinai, tutti stranieri, si siano ammutinati fuggendo con l’imbarcazione. Ma anche il peschereccio, il 21 luglio fu ritrovato a 65km di Alessandria dalla marineria di Portopalo di Capo Passero: all’appello manca ormai da troppo tempo solo il comandante, un 30enne. Si chiama Gianluca Bianca e la cugina ci scrive per chiederci aiuto.Anna, la cugina di Gianluca, si affida a noi tra la speranza e la disperazione, dopo che da troppo tempo il caso di suo cugino Gianluca non rientra tra i “gialli” affrontati da programmi come Chi l’ha Visto o Quarto Grado. Ci chiede aiuto, e ci scrive brevemente tutte le informazioni utili per ritrovare il comandante del peschereccio. Questa la lettera di Anna:

 Gianluca Bianca è il comandante del peschereccio fatima II, ed è padre di 5 figli . La sua scomparsa è un giallo, non siamo riusciti a capire che fine abbia fatto mio cugino. Tutto iniziò il 13 luglio, quando di lui non si ebbero più notizie via radio: il peschereccio era nel mare libico quanto 3 marinai italiani che erano a bordo hanno parlato di un ammutinamento e di mio cugino che era possibilmente stato ucciso dagli altri componenti del peschereccio, probabilmente due egiziani e un tunisino. La barca per cinque giorni non è stata rintracciata ma misteriosamente è stata avvistata nel porto di raschii senza nessuno dei due egiziani a bordo. Ad oggi non si hanno tracce di Gianluca, il tunisino è stato sentito un mese fa circa, e ha affermato che la versione che raccontano gli italiani non è vera. Quello che noi della famiglia di Gianluca chiediamo è aiuto e giustizia perché gli italiani sono liberi, il tunisino pure e gli egiziani anche. Ci domandiamo perché l’Italia e i giornalisti non ne parlano più ora sono quasi tre mesi che è scomparso e di lui si sanno tante versioni ma la verità no.

Aiutiamo Anna a ritrovare il cugino, anche solo condividendo la notizia. Per tutte le news del caso è possibile consultare la pagina Facebook, cliccando qui.



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