News e Cronaca

Omicidio Lignano, rintracciato a Cuba il secondo killer (Foto)

È stato rintracciato anche il fratello di Lisandra Aguila Rico, i due presunti killer di Lignano. Il giovane è a Cuba, è stata chiesta l'estradizione.

Torniamo a parlare dell’omicidio dei due coniugi anziani avvenuto a Lignano Sabbiadoro. Com’è noto, sono stati rintracciati i colpevoli dell’atroce gesto. Sono due fratelli d’origine sudamericana, colombiani per la precisione. La sorella, Lisandra Aguila Rico, è stata fermata mentre tentava di fuggire: è stata arrestata in Campania e, dopo qualche ora di interrogatorio, ha confessato, dicendo di esser stata lei, assieme al fratello Reiver Laborde Rico, un 24enne, a uccidere i due anziani a coltellate. Secondo le ultime notizie anche il secondo killer sarebbe stato ora rintracciato: il giovane, fratello di Lisandra, era già scappato all’estero e si trova a Cuba, nella casa dove vive con la moglie. È l’uomo nella foto. Gli inquirenti hanno avviato i contatti con le autorità cubane per chiedere l’estradizione dell’indagato. Entrambi sono accusati di omicidio pluriaggravato. Adesso saranno le autorità di Cuba a decidere il da farsi. Nel frattempo, Lisandra chiede i domiciliari, facendo infuriare la famiglia delle vittime.

Commenta così, l’avvocato del figlio dei coniugi uccisi, la vicenda legata alla richiesta da parte della 21enne dei domiciliari: «Siamo semplicemente basiti solo all’idea che una tale proposta possa venire presa in considerazione». Attualmente la giovane è rinchiusa in carcere, a Trieste: si attende la decisione del Gip sul fermo e sulla possibilità che Lisandra possa andare a casa, ai domiciliari. Inutile descrivere il fastidio dei familiari delle vittime, decisamente contrari alla richiesta avanzata dal legale della presunta assassina. «A Lignano – scrive il legale Trabalza in una nota – è stata appena restituita un minimo di normalità, dopo la sovraesposizione mediatica di questi giorni. Chiediamo con fermezza che vengano respinte le richieste volte alla concessione degli arresti domiciliari. In primo luogo perchè le indagini sono ancora in corso e sussiste la possibilità che le prove vengano inquinate. Secondariamente – sottolinea il legale – per la estrema pericolosità dell’indagata, attesa l’inaudita ferocia e la cieca determinazione con cui ha commesso in concorso col fratello i due delitti». L’avvocato del figlio della coppia conclude dicendo: “Una più complessa valutazione  si potrà fare solo dopo aver letto il provvedimento del Giudice che auspichiamo vada nel senso di accogliere senza esitazioni le richieste del Pm, Claudia Danelon, per la custodia cautelare in carcere”.

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