Caserta, morti due carabinieri in caserma: è omicidio – suicidio
Nella caserma di Caserta a Mignano Monte Lungo sconvolge la morte dei due carabinieri. Sembra si tratti di omicidio - suicidio, la prima ipotesi è di movente passionale ma il comandate Nardone smentisce
La strage avvenuta questa mattina nella caserma dei carabinieri a Mignano Monte Lungo in provincia di Caserta ha sconvolto non solo il paese e la famiglie dei due carabinieri morti ma i militari stessi.
In seguito ad un litigio sono morti il maresciallo Angelo Simone, comandante della stazione, e il vicecomandante maresciallo Tommaso Mella. Tra i due militari sembra che da molto tempo ci fossero continui dissidi.
Mella e Simone questa mattina presto erano usciti insieme con l’auto di servizio, al ritorno in caserma, poco prima delle dieci, sembra che tra i due sia scoppiata una violenta lite a cui hanno fatto seguito alcuni spari di pistola uditi da più testimoni. Ad accorrere subito è stato il carabiniere che faceva da piantone ma non ha potuto far niente se non vedere a terra i due già cadaveri.
Dalle prime indagini risulta che a sparare sia stato il maresciallo Simone che poi si è suicidato. Mella, 40 anni di Cassino, lascia una figlia di 12 anni. Simone di 52 anni era separato e padre di due ragazze.
Subito si è parlato di movente passionale ma il comandante provinciale dei carabinieri di Caserta, Crescenzo Nardone, ha smentito tale movente: “Stiamo lavorando per ricostruire l’accaduto – poi ha aggiunto – pensiamo anzitutto alle famiglie dei militari che vivono una tragedia e stiamo cercando di capire e ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto. Escludiamo però il movente passionale e stiamo facendo accertamenti più rigorosi anche per tutelare le famiglie da possibili gesti morbosi. Dobbiamo accertare l’accaduto, al momento anticipare qualunque ipotesi investigativa è impossibile”.
Il carabinieri che accorso per primo scoprendo quanto accaduto è stato accompagnato in ospedale perché in stato di choc.