Caso Emanuela Orlandi: la tomba di De Pedis presto rimossa?
La salma di De Pedis sarà traslata? Forse sì.
Torniamo a occuparci della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta in condizioni misteriose nel 1983. La giovane aveva all’epoca 15 anni e scomparve improvvisamente mentre si trovava vicino al Vaticano. Più volte abbiamo raccontato la sua storia e sappiamo che qualche tempo fa la Procura di Roma che indaga sul caso era andata giù pesante nei confronti del Vaticano stesso: “Qualcuno lì dentro sa”, sostengono gli inquirenti e di questa cosa ne è sempre stato convinto il fratello della vittima, Pietro Orlandi, che non ha mai abbassato la guardia e ha continuato imperterrito a cercare la verità e a fare luce sulla scomparsa della sorella che, come sappiamo, potrebbe essere legata anche alla banda della Magliana. Ed è proprio attorno alla figura di Renatino De Pedis, un boss della banda sepolto nella basilica di Sant’Apollinare, che sono puntati i riflettori.
Dopo la telefonata avvenuta qualche tempo fa a “chi l’ha visto”,telefonata in cui un anonimo invitava a riaprire la tomba di De Pedis perché dentro potrebbe esserci qualcosa che porta una svolta alle indagini, la Procura ha cercato di vederci più chiaro e negli ultimi giorni anche il Vaticano si è mobilitato. “Poiché la collocazione della tomba di Enrico De Pedis presso la basilica dell’Apollinare – aveva detto con chiarezza il portavoce, padre Federico Lombardi – ha continuato e continua ad essere motivo di interrogativi e di discussioni, anche a prescindere dal suo eventuale rapporto con la vicenda del sequestro Orlandi, si ribadisce che da parte ecclesiastica non si frappone nessun ostacolo a che la tomba sia ispezionata e che la salma sia tumulata altrove perché si ristabilisca la giusta serenità rispondente alla natura di un ambiente sacro”. Siamo vicini alla traslazione della salma di De Pedis?
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