Macerata, Federico Bordi muore impiccato per gioco
Federico Bordi muore impiccato per far divertire i fratellini più piccoli. La mamma: "È risorto".
Doveva essere uno scherzo, invece si è trasformato in un tragico giorno, che ha segnato per sempre la vita dei suoi cari. A Macerata un 14 è morto impiccato per far ridere i due fratellini più piccoli. Federico Bordi, giocava con i fratelli e si era legato una sciarpa al collo, per farli spaventare. Ma quel gesto, quel nodo, sono stati fatali per il 14 enne. Non solo li ha fatti spaventare ma ci ha rimesso la vita, davanti agli occhi dei più piccoli. È stato il vescovo di Macerata, mons. Claudio Giuliodori, a celebrare a Tolentino il rito funebre per il 14enne . La cattedrale di San Catervoi era gremita: tantissima gente è accorsa in chiesa per dare l’ultimo saluto a Federico, morto per una tragica fatalità. Nell’omelia, mons. Giulidori, dopo aver notato che raramente accade che «una cerimonia funebre sia così solenne e, paradossalmente, festosa», ha avuto espressioni commoventi per spiegare la morte del ragazzo e confortare i parenti. Ma anche chi lo conosceva bene ha riservato per lui solo belle parole, ricche di affetto. Gli amici e i compagni di scuola di Federico hanno infatti ricordato la sua generosità e la grande religiosità del ragazzino. Anche la mamma Marina, che appartiene alla comunità neocatecumenale, ha voluto lanciare un messaggio di fede: «Questa non è una disgrazia, ma è la Verità. Il Signore è risorto e Federico lo ha raggiunto. Per ognuno di noi Dio ha un posto. Federico ci ha solo preceduti». Parole toccanti ha pronunciato anche don Andrea Leonesi, parroco della chiesa che frequentava Federico. Al termine della cerimonia funebre, appena usciti dalla chiesa, i compagni di scuola di Federico hanno lanciato verso il cielo decine e decine di palloncini bianchi. Che sono volati in via, così come è volato via Federico, per uno scherzo finito male.