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Emanuela Orlandi, secondo i pm la verità è nel Vaticano

La verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi è tra le mura del Vaticano? È questo che pensano gli inquirenti. Ecco le ultime notizie.

Torniamo a parlare del mistero che ruota attorno alla scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane ragazza scomparsa, o forse sarebbe meglio dire rapita, nel 22 giugno del 1983.  Gli inquirenti della Procura di Roma nella giornata di ieri hanno riferito che alcune personalità di spicco in Vaticano sarebbero a conoscenza della verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Secondo chi indaga, all’interno delle mura Leonine ci sarebbero personaggi ancora in vita che conoscono i misteri legati alla scomparsa della ragazza. Ma c’è di più: gli inquirenti sono infatti convinti che nella vicenda ebbero un ruolo alcuni esponenti della banda della Magliana forse già nel rapimento della ragazza (avvenuta il 22 giugno del 1983), ma più probabilmente nella gestione successiva. Nell’ inchiesta risultano indagati Sergio Virtù, Angelo Cassani, detto ‘Ciletto’, Gianfranco Cerboni, detto ‘Gigetto’: tutti soggetti che hanno fatto parte della Banda della Magliana, che tra gli anni 70 e 80 ha “dominato” Roma. Sappiamo che anche nel corso di Chi l’ha Visto, programma condotto da Federica Sciarelli, qualche anno fa (nel 2005) arrivò una telefonata anonima in cui si chiedeva di aprire la tomba di Enrico De Pedis, il “Renatino” della banda della Magliana, in quanto probabilmente nella tomba c’è Emanuela Orlandi. Ma non sembra essere questa l’intenzione degli inquirenti. Per i pm titolari dell’indagine, che circa due anni fa hanno svolto un sopralluogo nella cripta, non sussisterebbe più la necessità di aprire la tomba in quanto si ritiene inverosimile che al suo interno vi possano trovare resti di altre persone oltre a quelli di De Pedis, considerando anche che questi è morto sette anni dopo la scomparsa della Orlandi. Ricordiamo che il “Renatino” della banda della Magliana fu sepolto inizialmente al cimitero del Verano, dopo esser stato ucciso il 2 febbraio del 1990 per un regolamento di conti, a Campo dè Fiori.
La compagna, rimasta vedova, riuscì a farne traslare la salma a Sant’Apollinare grazie al via libera dell’allora arcivescovo vicario di Roma, Ugo Poletti. Che fine ha fatto Emanuela Orlandi nel 2012 è ancora uno dei misteri più fitti della cronaca nera italiana.

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