Melania Rea ultime notizie: la famiglia contro il giudizio abbreviato per Parolisi
Ultime notizie sulla morte di Melania Rea: i familiari della vittima si schierano contro la proposta di giudizio immediato nei confronti di Parolisi, avanzata dai suoi legali.
Ultime notizie Melania Rea: i familiari contro il giudizio abbreviato per Parolisi – Torniamo a parlare di Melania Rea, la giovane donna di Somma Vesuviana trovata morta il 20 aprile scorso nel bosco di Ripe di Civitella in provincia di Teramo, dopo esser scomparsa da due giorni. E torniamo, di conseguenza, a parlare del marito della donna, Salvatore Parolisi, per il momento l’unico indagato e in carcere con l’accusa di omicidio. Il prossimo lunedì, 12 marzo, sarà una giornata decisiva: si terrà infatti l’udienza nella quale il gip del Tribunale di Teramo Maria Tommolini si pronuncierà sulla richiesta dei difensori di Salvatore Parolisi di giudizio abbreviato condizionato all’effettuazione di una nuova superperizia sull’ora della morte di Melania. Ma i familiari di Melania non sono d’accordo con questa richiesta avanzata dalla difesa di Parolisi, che sostiene che il caporalmaggiore, marito di Melania, non poteva essere all’ora indicata sul posto del delitto e che la ricostruzione effettuata dalla Procura non è veritiera. Ecco le ultime notizie sul caso di Melania Rea.
Il legale della famiglia di Melania Rea, l’avvocato Mauro Gionni, ha fatto avere al giudice ieri una memoria difensiva in cui si chiede di respingere la richiesta di rito abbreviato condizionato avanzata dai difensori di Parolisi Nicodemo Gentile e Valter Biscotti. Secondo l’avvocato dei Rea, la Cassazione ha più volte ribadito che il giudizio abbreviato condizionato ad una perizia può essere concesso solo nei casi in cui emergano nuove prove e non quando si vogliono soltanto approfondire cose e dati già noti ed acquisiti. Bisognerà aspettare lunedì per sapere cosa il giudice deciderà nel corso dell’udienza. Nel frattempo, ovviamente, Salvatore Parolisi rimane in carcere e divide la cella con un altro militare. Si tratta di Francesco Tuccia, accusato di esser colpevole dello stupro avvenuto fuori dalla discoteca in provincia di L’Aquila.