Trento: vicesindaco trovato morto, forse per gioco erotico
Il vicesindaco di un piccolo comune in provincia di Trento è stato trovato morto: probabilmente ancora una volta siamo di fronte a un gioco erotico finito male.
Probabilmente ci troviamo di fronte a un nuovo caso di cronaca, una morte, avvenuta per un gioco erotico finito male. Questa volta a perdere la vita a causa del gioco è un uomo di Trento, conosciuto da tutti: si tratta del vicesindaco di un piccolissimo comune della provincia, 37 enne, sposato, ma quasi separato dalla moglie. Da quanto si apprende accanto a lui c’era anche una donna, una single di 47 anni, rimasta legata inerme, senza la possibilità di poter salvare l’uomo impedendone la morte. Anche la donna, da quanto si è appreso è trentina, impiegata. Ecco le ultime notizie.
I due si trovavano nella nuova casa dell’uomo, nella zona sud di Trento. Ad attirare l’attenzione dei vicini di casa e a dare l’allarme sono state le urla disperate della donna 47 enne. L’episodio sarebbe accaduto poco prima delle 23 di mercoledì sera, ma è trapelato da ambienti giudiziari solo una giornata dopo. Gli inquirenti sono infatti ancora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica. «Per questo – spiega il procuratore di Trento, Giuseppe De Benedetto – manteniamo il più assoluto riserbo sia su eventuali indagati che su ipotesi di reato». La donna è stata sentita oggi dagli investigatori e, shock a parte, non ha subito conseguenze fisiche dall’episodio. Pare comunque abbastanza evidente che si sia trattato di un incidente nel corso di un gioco erotico, di quelli di bondage con corde, in questo caso intorno al collo di lui. Ecco quindi che la cronaca si ripete: ancora una volta ci troviamo di fronte a una pratica giapponese, quella del bondage e dello shibari. Una pratica che già aveva fatto una vittima lo scorso settembre: si tratta della ragazza 23 enne studentessa a Roma. C’è da dire tuttavia che gli inquirenti intendono effettuare ancora una serie di accertamenti e interrogatori e per questo evitano di diffondere particolari. A intervenire è stata la Squadra mobile della polizia, ma l’allerta è stata data anche ai vigili del fuoco e al 118, dal momento che i due si trovavano in un appartamento chiuso dall’interno e che le urla della donna avevano fatto pensare a un grave incidente.