News e Cronaca

Roma, a Torpignattara corteo di diecimila persone per Zhou e Joy

Roma-Un corteo di diecimila persone di nazionalità cinese ha attraversato ieri la capitale, in memoria di Zhou Zeng e Joy, padre e figlia cinesi assassinati brutalmente il 5 gennaio scorso a Torpignattara.


Hanno sfilato per la maggior parte del tempo in silenzio. Sono passati per le strade di Roma come un mare di gente che sembra non finire mai e che voleva urlare al mondo solo una frase, in cinese e in italiano: “No alla violenza, vogliamo sicurezza”. È la comunità cinese che si è unita in un corteo in memoria di Zhou Zeng e della sua piccolina Joy, uccisi il 5 gennaio a Roma, nel quartiere di Torpignattara. I connazionali delle vittime sono partiti dall’Esquilino, dove molti di loro vivono e hanno attività commerciali, per sfilare con foto, fiaccole, striscioni, candele, ed arrivare davanti al luogo in cui Zhou ha perso la vita. Chiedono sicurezza. Chiedono se i romani si sentono sicuri a vivere così. Erano diecimila, marciavano pacificamente sull’asfalto delle principali vie di Roma. Ecco le ultime notizie.Sono le 15:30 quando da piazza Vittorio Emanuele parte il corteo. Il colore del lutto in Cina è il bianco. Ci sono fiori bianchi, margherite, cristantemi e rose. Tutti rigorosamente bianchi. Alcuni cinesi portano un pezzo di stoffa bianco al braccio, in simbolo di lutto. Al centro del corteo, come un lombrico, un interminabile striscione, bianco, con le loro firme sopra. Nelle prime file, vestiti di nero, uomini e donne mostrano le foto delle due vittime. Sotto quella della bimba si legge: «Nel paradiso non c’è violenza. Riposa in pace». Il corteo imbocca via Principe Eugenio, passa sotto Porta Maggiore, si snoda sulla Casilina. Molti si affacciano alla finestra per guardare. La commozione è davvero tanta. Basta imboccare la Casilina e continuare per qualche centinaio di metri per arrivare davanti al luogo del delitto. E all’altezza di via Giovannoli, dove Zhou e Joy persero la vita, un gruppetto si raduna accanto all’edicola, depone fiori, accende altre candele. Sotto l’abitazione delle vittime la cognata di Zhou Zeng si inginocchia piangendo e si dispera, consolata da amici e parenti. Gli abitanti di Tor Pignattara e altri romani si uniscono ai cinesi e insieme raggiungono largo Bartolomeo Perestrello. Parlano le autorità municipali, cittadine, provinciali e regionali. Poche frasi per esprimere solidarietà e vicinanza. La manifestazione finisce così.



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