Ragazzino etiope scappato, ritrovato a Napoli
Habtamu Scacchi era scappato il 4 gennaio dalla casa di vacanza dei genitori adottivi per tornare in Etiopia
Il ragazzino etiope di tredici anni, Habtamu Scacchi, aveva gettato nello sconforto tutta la sua famiglia con la fuga del 4 gennaio dalla casa vacanza dei suoi genitori sul lago d’Orta a Petenasco, in provincia di Novara. Due agenti del compartimento polizia ferroviaria della Campania lo hanno trovato nella stazione centrale di Napoli, stanco, affamato e infreddolito.
Habtamu era scappato dalla sua famiglia adottiva per nostalgia, per la voglia di rivedere i suoi fratelli in Etiopia. Lui che sembra più grande della sua età è stato adottato dalla famiglia Scacchi quando aveva 9 anni. Agli agenti ha subito raccontato che con la famiglia italiana sta bene e che quando si è reso conto che non era poi così semplice raggiungere il suo Paese di origine avrebbe voluto tornare a casa ma era in ovvia difficoltà.
Quando ha deciso di partire per raggiungere i fratelli si era munito di una cartina geografica pensando di andare verso Sud per poi raggiungere l’Etiopia con mezzi di fortuna. Ma è al sud che si è fermato passando le notti all’aperto, al freddo e vivendo di certo momenti difficili per un ragazzino. Di questi giorni Habtamu non racconta molto, sembra volere dimenticare tutto in fretta. La polizia lo ha innanzitutto rassicurato e rifocillato.
Mamma e papà Scacchi erano convinti che il motivo della fuga di Habtamu fosse solo quello che poi si è rivelato. Ieri entrambi avevano diffuso tramite Youtube un messaggio con la speranza che arrivasse al giovanissimo figlio. Adesso sono felici di averlo ritrovato e che non gli sia accaduto niente di grave se non aver vissuto la paura di non farcela da solo. Per lui si erano mobilitati in tanti con pagine su Facebook e con l’aiuto di vari blog, anche gli scout italiani e il comune di Paterno Dugnano.