Melania Rea ultime notizie, Parolisi oggi rivede Vittoria
Ultime notizie sul caso Rea: la piccola Vittoria, figlia di Melania e Salvatore Parolisi, per la prima volta dopo diversi mesi incontrerà il padre in carcere. Molte le polemiche.
Si torna ancora una volta a parlare del caso di Melania Rea, non ci sono ultime notizie sulle indagini, ma su quello che sta succedendo in questi giorni. Parliamo della piccola Vittoria: dopo le polemiche e le sentenze oggi, Salvatore Parolisi, potrà rivederla.
È passato del tempo dalla sparizione e dal ritrovamento del corpo privo di vita di Melania Rea, la giovane donna di Somma Vesuviana trovata morta lo scorso 20 aprile nel bosco di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo. Come sappiamo, principale indagato per la morte della donna è il marito della stessa, Salvatore Parolisi, ex caporalmaggiore dell’esercito, in carcere da diversi mesi. Tutt’ora purtroppo non si può dire con fermezza chi abbia ucciso Melania. Non ci sono prove a sufficienza, restano solo indizi e sospetti. E resta anche una bambina, Vittoria, la figlia di Melania e Parolisi, senza una mamma e senza un papà da diversi mesi. Oggi Parolisi potrà rivedere la piccola, di soli due anni, dopo tanto tempo. Ecco tutte le ultime notizie.Parolisi per la prima volta da quando è in carcere potrà riabbracciare la piccola. L’incontro è stato programmato per oggi, presso il carcere di Castrogno, a Teramo. La bambina, come sappiamo, è stata affidata temporaneamente ai nonni materni, i genitori di Melania. Loro hanno protestato attraverso il loro legale per la decisione, e hanno sostenuto che Vittoria «non è pronta» e che «questo incontro la danneggia», visto che nè la bimba nè i nonni sono stati adeguatamente preparati dai servizi sociali di Somma Vesuviana (Napoli). Dunque non sarà un ritrovamento “facile” per la piccola e il padre anzi, si preannuncia un incontro carico di tensione. Inoltre, l’interesse mediatico che da sempre ha costellato la vicenda di Melania Rea, potrebbe fare la sua parte, rendendo tutto il più difficile. È per questo motivo che il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, e quello dell’Ordine nazionale, Enzo Iacopino, sono intervenuti per rivolgere un appello ai rappresentanti dell’informazione, chiedendo di non «trasformare in spettacolo un altro momento di una tragedia che coinvolge una minore». «Proviamo a spegnere per un attimo i riflettori – si legge in una nota dei due – senza alimentare una morbosità che nessun contatto ha con il dovere dell’informazione. Un padre incontra dopo sei mesi la figlia alla quale avrebbe ucciso la madre. L’incontro avviene in un carcere, luogo scelto dai magistrati con procedure che lasciano perplessi perchè prevedono che la bimba sia affidata ad una assistente che non ha mai visto prima e da questa portata in prigione. Bastano poche parole per riferirlo, senza enfasi, ma con rispetto per tutte le persone che sono coinvolte in questa tragedia. A cominciare da quello che dobbiamo ad una bambina e a chi di lei si sta prendendo cura».
personalmente credo che sia bene portare la bimba in carcere dal babbo,preferisco babbo o papa` perche` un padre non lo e` mai stato,i bambini anche se piccoli e` innocenti hanno un qualcosa di speciale, registrano nel loro nuovissimo cervello tutto quello che e` intorno anche se ancora non sanno mettere insieme una frase il loro cervello ha registrato e ha tempo approppriato incominciano ha ricordare.