Centovetrine non chiude e va in prima serata

Centovetrine non chiude e passa in prima serata per la domenica ma i lavoratori protestano: a che gioco sta giocando Mediaset?

Centovetrine chiude oppure no? Non lo abbiamo ben capito o meglio, esistono versioni discordanti su questa cosa. Se da un lato infatti Mediaset lancia la proposta di mandare la soap in onda in prima serata, e sarà così da domenica 22 gennaio, dall’altra chi lavora a Centovetrine manda un comunicato ufficiale alle agenzie per lamentarsi della situazione attuale. Ma cosa sta succedendo? Mediaset dice che ci tiene al prodotto e che proprio per questo ha decido di fare un esperimento mandando in onda la soap anche in prima serata. Chi lavora invece a Telecittà la vede proprio in tutt’altro modo. Leggiamo insieme il comunicato ufficiale diffuso nelle ultime ore.

Centovetrine non chiude: promossa in prima serata?

La soap viene vista ogni giorno da più di 3 milioni di spettatori, perchè dovrebbe chiudere? Non lo abbiamo ben capito neppure noi ma pare ci sia dietro, come accade sempre in questi casi, una questione economica.

“Sarà un Natale amaro per tutti noi che lavoriamo a Centovetrine e questo grazie a Mediaset che, dopo 11 anni e oltre 2.500 puntate, ha deciso di chiudere la produzione della soap. Dieci giorni fa avevamo inviato a Pier Silvio Berlusconi una lettera nella quale chiedevamo di fare chiarimento sulle voci di chiusura che si erano susseguite sui giornali ma la risposta è arrivata solo ieri: i contratti in scadenza oggi non sono stati rinnovati. Ci chiediamo perché Mediaset deve chiudere una produzione italiana e invece continua a mandare in onda una serie straniera come Beautiful che, a quanto ci risulta ha dei costi più elevati e fa meno ascolti?”. Inizia così il comunicato che i lavoratori di Telecittà hanno voluto diffondere in queste ore. Si accusa Mediaset di aver preferito la soap Beautiful che va in onda in Italia da ormai vent’anni invece che premiare un prodotto fatto nel nostro paese che da posti di lavoro a tantissime persone. Già perchè non solo gli attori perderanno il loro ruolo, ne troveranno altri, ma il vero problema sarà per chi lavora dietro le telecamere.

Continua così il comunicato: “Oltretutto, già due anni fa erano stati ridotti del 30%, sacrificando molte riprese in esterna ma, nonostante questo, Centovetrine ha sempre mantenuto ottimi ascolti.
Dopo 11 anni di lavoro, gli studi di Telecittà, alle porte di Torino, chiuderanno i battenti, lasciando a casa 300 persone, senza considerare tutto l’indotto, persone che hanno lavorato a questo prodotto sempre con grande professionalità, passione e senso di responsabilità.
In un momento così delicato, di crisi generale, la scelta di chiudere Centovetrine ci sembra assurda considerando che il gradimento del pubblico è confermato, quotidianamente, dagli ascolti, che sono alla base di qualsiasi televisione commerciale”.

Voi cosa ne pensate?



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