Jovanotti esprime il dolore per la morte di Francesco Pinna
Jovanotti ha oscurato il suo sito e espresso il dolore per la morte di Francesco, il giovane studente lavoratore morto mentre montava il palco per il concerto di Trieste.
“Dove doveva esserci gioia c’è il dolore più assurdo”, questo è parte del commento angosciato di Jovanotti dopo la tragedia avvenuta ieri al Palasport di Trieste. Un ragazzo di appena 20 anni, Francesco Pinna è morto mentre lavorava affinchè ieri sera Jovanotti potesse salire sul palco per il concerto tanto atteso da numerose persone, invece la tragedia ha stravolto tutto e tutti.
Francesco aveva accettato questo lavoro, di montare la struttura del palco, per guadagnare un po’ di soldi. Lui era uno studente universitario, era di Trieste. Ma quella stessa struttura gli è crollata addosso uccidendolo sul colpo. La tragedia avrebbe potuto coinvolgere molti altri operai che in quel momento lavoravano come Francesco; restano in ospedale in osservazione altre cinque persone, un altro lavoratore è ricoverato nel reparto ortopedia dell’ospedale Cattinara, purtroppo in condizione serie e un altro è in gravi condizioni in rianimazione.
Il gruppo di operai che lavorava per montare il palco di Jovanotti commenta che non conoscevano Francesco perché il loro lavoro li porta ogni giorno in un luogo diverso con nuove persone, ma tutti sono stretti nello stesso dolore perché “non si può morire così a 20 anni…”.
Francesco Pinna è morto perché ha ceduto la struttura, l’aera è stata posta sotto sequestro e sarà aperta una inchiesta contro ignoti per omicidio colposo e lesioni, ma nessuna responsabilità servirà a portare indietro il tempo come ha chiesto disperata una ragazza che battendo le mani contro il muro, quando già si era appreso chi fosse la vittima, ha urlato “Francesco, ti amo, torna… torna”.
Jovanotti poche ore dopo la tragedia ha provato ad esprimere il suo dolore, il suo sito è stato oscurato e su Facebook ha scritto: Mi stringo alla famiglia di Francesco Pinna,in questo giorno di dolore assurdo.
E’ una disgrazia tremenda che colpisce la famiglia di uno studente lavoratore,un ragazzo di 20 anni,e non ci sono parole.
Un ragazzo di 20 anni che stava lavorando perchè io potessi fare musica e il pubblico potesse divertirsi. Tutto si ribalta,dove doveva esserci gioia c’è il dolore più assurdo.
Ciao Francesco,ti porterò per sempre nel mio cuore.
Ai feriti nel crollo della struttura mando un abbraccio. Sono con voi ragazzi, le vostre ferite e fratture mi fanno male ma so che questa è la vostra vita come è la mia. Io sto sul palco che voi costruite,mi illumino delle luci che voi accendete,canto nell’impianto che voi fate funzionare. Rimettetevi presto,vi aspetto.
Io e la mia famiglia,i musicisti e tutta la grande squadra di questo tour siamo in lutto per la tragedia che è successa a Trieste”.